Combattere il cancro anche con i big data, l’intelligenza artificiale e il calcolo ad elevate prestazioni sembra sempre più una soluzione fattibile.
In Europa, la Commissione europea ha avviato lo European Cancer Imaging Initiative. In linea con la European data strategy, e sostenendo gli obiettivi dello European health data space, il progetto europeo collegherà risorse e banche dati a un’infrastruttura aperta e renderà accessibili grandi quantità di queste immagini e i relativi dati clinici ai medici, ai ricercatori e agli innovatori europei. Le immagini saranno, ovviamente, rese disponibili solo previo consenso dei pazienti.
A livello internazionale si stanno addestrando i nuovi sistemi che utilizzano l’intelligenza artificiale. Il Sylvester Comprehensive Cancer Center della Miller School of Medicine dell’Università di Miami, del cui gruppo fa parte anche il medico Antonio Iavarone, ha creato l’algoritmo Sphinks (Substrate Phosphosite based Inference for Network of KinaseS) che sta imparando a dare la caccia ai tumori maligni.
L’algoritmo rende possibile per ogni singolo paziente cure ad hoc grazie alla disponibilità di dati relativi all’analisi di tutte le proteine del tumore. Dichiara afferma Antonio Iavarone: “Non sono, infatti, i geni che fanno funzionare i tumori, ma le loro proteine. […] È una nuova strada in quanto finora le proteine dei tumori non si utilizzavano nella pratica clinica, ma adesso diventa possibile indicare a ogni singolo paziente il suo bersaglio terapeutico, singolarmente se c’è l’analisi delle proteine, oppure individuando la famiglia alla quale appartiene il tumore”.
Margrethe Vestager, Commissario europeo per la Concorrenza e vicepresidente della Commissione ha affermato: “Grazie a soluzioni innovative basate sui dati sarà possibile sostenere il miglioramento della diagnosi e dell’assistenza ai pazienti”.
(C.D.G.)