Il 9 dicembre 2023, dopo 36 ore di trattative, è stato delineato il primo quadro normativo relativo ai sistemi di Intelligenza Artificiale. Una nuova legge che nasce dall’esigenza di assicurare che l’impiego dei sistemi di AI in Europa sia sicuro e rispettoso dei diritti fondamentali e della democrazia.
Da anni i legislatori si interrogano per capire come rafforzare le norme relative alla qualità dei dati, alla trasparenza, alla supervisione umana e alla responsabilità, in relazione all’impiego di dispositivi di Intelligenza Artificiale.
In questo contesto il Regolamento mira a garantire che l’Intelligenza Artificiale in Europa sia sicura, obiettivo che comprende la protezione dei cittadini da possibili abusi legati all’uso dell’AI e l’assicurazione che l’uso dell’AI sia etico e responsabile.
In merito viene limitato l’utilizzo dei programmi di riconoscimento biometrico da parte delle forze dell’ordine e dei governi. Il riconoscimento facciale, come spiegato in una comunicazione del Parlamento europeo, sarà impiegato esclusivamente per la ricerca mirata di individui condannati o sospettati di aver commesso gravi reati.
Viene richiesta la trasparenza nei processi di addestramento e la condivisione di documentazione tecnica prima del lancio sul mercato; inoltre sono previste disposizioni volte a preservare e rafforzare il diritto d’autore.
I cittadini avranno inoltre il diritto di presentare reclami sui sistemi, e ricevere spiegazioni sulle decisioni derivanti da sistemi di AI ad alto rischio che hanno un impatto sui diritti individuali.
Il testo stabilisce un regime di sanzioni per la non conformità, con multe significative volte a garantire il rispetto delle normative: le multe vanno da 7,5 milioni di euro a 35 milioni, a seconda della violazione e dell’azienda. In ogni caso sono previsti 24 mesi per il pieno dispiegamento delle funzioni dell’AI Act.
Prevista anche la creazione di un ufficio europeo dedicato all’Intelligenza Artificiale che sarà incaricato di sovrintendere all’applicazione della legge, garantendo che le disposizioni dell’AI Act siano implementate e rispettate efficacemente.
Il rischio tuttavia è che l’impianto normativo non riesca a stare al passo con i sistemi di Intelligenza Artificiale che evolvono sempre più velocemente.
C.L.