Uno degli utilizzi più diffusi dell’AI è nella revisione dei contratti, dove l’automazione permette agli avvocati di risparmiare tempo nell’individuare errori, ambiguità o clausole problematiche. Strumenti come Kira Systems o Luminance analizzano documenti legali in pochi minuti, migliorando la velocità di gestione rispetto ai metodi tradizionali.
Inoltre l’AI facilita anche la ricerca di giurisprudenza e precedenti legali, aiutando gli avvocati a trovare informazioni pertinenti in modo più rapido. Piattaforme come ROSS Intelligence, basate su IBM Watson, permettono di effettuare ricerche in linguaggio naturale, semplificando la navigazione tra migliaia di sentenze e articoli giuridici. L’uso dell’AI per fare previsioni sui possibili esiti di una causa è in crescita. Sistemi avanzati utilizzano dati storici e statistici per calcolare le probabilità di successo in base a fattori specifici come il tipo di controversia, il tribunale e i giudici coinvolti. Questo consente agli avvocati di elaborare strategie più informate.
Tuttavia, restano delle sfide. La trasparenza degli algoritmi e l’impatto sull’occupazione sono questioni critiche che richiedono attenzione. Le preoccupazioni relative alla privacy e alla protezione dei dati sono altre aree di tensione che devono essere affrontate.
A.L