Tutti diremmo che non si può uscire dai Comuni o dalle Regioni, di andare all’estero non se ne parla, il turismo è completamente fermo, e soprattutto non si sa per quanto, e non si intravedono segnali di ripresa, ma è realmente cosi?
Rispetto a un anno fa, quando il covid colse tutti, e proprio tutti di sorpresa, siamo molto più consapevoli e informati. Si cercavano le mascherine tra quelle che usavamo per verniciare, sembra uno scherzo ma realmente non si sapeva bene dove comprarle, se dal ferramenta o in farmacia, addirittura Armani e Fiat convertivano la produzione, sembra si parli di decenni fa, sono passati meno di 12 mesi.
Oggi la mascherina è un oggetto di uso comune, la abbiamo sempre con noi, possiamo comprarla in qualsiasi momento e un po’ ovunque, e abbiamo una idea del prezzo; addirittura un oggetto che può essere fashion.
Per non parlare delle distanze, delle strette di mano, delle pacche sulle spalle, e di tutti quei gesti intrisi nella nostra italianità, che ora è sempre più naturale tenere sotto controllo.
Sulla voglia di viaggiare poi non ci sono da spendere tante parole: pur con dei timori dati dalla situazione, dopo un anno del genere tutti abbiamo voglia di evadere letteralmente, e il viaggio è sicuramente la soluzione migliore.
Premettendo che più o meno in qualsiasi momento, tolti i pochi mesi di lockdown, con le dovute limitazioni geografiche e temporali, si poteva comunque viaggiare e in sicurezza, vi sono da poche settimane dei concreti segnali che “la macchina del turismo” si stia riattivando.
Ryanair si discosta dalle stime solo di un 15% per il 2021, con 30 milioni di passeggeri, taglia alcuni voli a gennaio ma per riprendere, anche con nuove tratte nei mesi successivi. Easyjet addirittura parla di una crescita del 250% delle prenotazioni rispetto al 2020. Anche il medio raggio e l’extra shengen danno qualche segnale di ripresa: S7 Airlines, una delle principali compagnie russe, ha riattivato nelle ultime due settimane 3 voli da Mosca verso Bari, Cagliari e Olbia. La fiducia nel vaccino sta portando i turisti a prenotare per l’estate, tutti gli operatori stanno notando un incremento, anche se per tornare ai livelli di normalità bisognerebbe che si arrivasse almeno al 50%/60% di vaccinati.
Un aspetto fondamentale per poter viaggiare è l’informazione. Frank Manduca, analista di City Group, dichiara che la maggior dei passeggeri è impaurito dalle limitazioni dei vari paesi e dai test richiesti. Informarsi in tempi di Covid è quindi la chiave di volta per viaggiare.
A tal proposito il Ministero degli Affari Esteri, nel sito www.viaggiaresicuri.it ha pubblicato delle liste di paesi in cui è possibile viaggiare.
Chiaro che in un momento come questo l’igiene è un aspetto fondamentale, è bene verificare che tra gli standard di accoglienza ad esempio la biancheria sia igienizzata, magari con certificazione, i filtri dei condizionatori puliti almeno settimanalmente, ancora meglio se ad ogni cambio, e tanto altro: per questo è bene rivolgersi a realtà strutturate, sia riguardo gli hotel che gli appartamenti, diffidando dal singolo privato che affitta l’appartamento giusto per arrotondare qualcosa.
Quindi informatevi, preparatevi, scegliete al meglio la destinazione e la struttura che possa accogliervi, e si riparte!