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L’EMILIA ROMAGNA PUNTA SUL CICLOTURISMO E LA MOBILITA’ SOSTENIBILE

Crescono in Regione le Ciclovie e i percorsi permanenti, nuove opportunità di vacanza in bici in modalità “slow & leisure”

by Redazione
24 Novembre 2021
in Enti pubblici, Sostenibilità
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L’EMILIA ROMAGNA PUNTA SUL CICLOTURISMO E LA MOBILITA’ SOSTENIBILE

The two young girls with bicycles in park in summer

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Il 2021 è l’anno delle Ciclovie in Emilia Romagna. In Regione continuano a crescere i progetti legati al cicloturismo, la ciclabilità e mobilità sostenibile nelle sue città. Attorno alla bicicletta è in continuo sviluppo un prodotto turistico sempre più importante e strategico.

L’Emilia Romagna dispone attualmente di quasi 9.000 km tra percorsi stradali, alcuni di questi permanenti, ma anche piste ciclabili e tracciati sterrati per appassionati di bici, mountain bike e E-bike. Sono itinerari a basso traffico, distribuiti nelle nove province, identificati da guide e strade mappate, con soste enogastronomiche e riferimenti storico-artistici. Si differenziano per lunghezza e difficoltà altimetriche e sono indicati per tre tipi di praticanti: sportivi, ciclo-escursionisti, amanti della mountain bike e gravel.

 

Via Romagna: il primo percorso regionale permanente d’Italia dedicato alla bici, tra arte, natura e borghi storici

È il primo percorso regionale permanente in Italia dedicato alla bicicletta su strade asfaltate secondarie a basso traffico e su tratti “bianchi”. “Via Romagna” si accredita tra le ciclovie più interessanti a livello europeo con i suoi 463 km tracciati e protetti tra mare e collina che attraversano la Romagna. Un anello da percorrere a tappe, che collega le province di Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, attraversando circa 30 comuni e toccando 20 tra rocche e borghi storici e oltre 100 strutture bike friendly, B&B e agriturismi mappati sul percorso. Ma anche chiese, cattedrali, monumenti, musei e altri punti di interesse. Il punto più a nord, la partenza “ideale” sarà Comacchio, con un primo passaggio sulle affascinanti strade bianche del Delta del Po, risalendo la “Bassa Romagna” fino alle prime colline del faentino, e poi forlivese-cesenate, un passaggio nel Parco delle Foreste Casentinesi, dirigendosi poi a sud verso la Valmarecchia e la Valconca, nel riminese, e concludendo il suo itinerario al confine con le Marche, a San Giovanni in Marignano. “Via Romagna” usufruirà di arterie secondarie di collegamento con Ferrara, e più a sud, unendo le importanti località costiere di Ravenna, Cervia, Cesenatico, Rimini, Riccione e Cattolica, utilizzando anche le esistenti ciclabili e ciclovie sugli argini fluviali e i percorsi e cammini storico-ambientali. Sul percorso sono stati geo-referenziati, oltre ai principali siti di interesse storico-artistico, anche i punti d’acqua e ristoro nonché gli operatori bike-friendly localizzati sul cammino (bike shop per assistenza tecnica, ecc.). Il percorso mappato e tabellato avrà un sua segnaletica personalizzata “Via Romagna”, con oltre 1.500 cartelli e 50 tabelloni e insegne informative posizionati sull’itinerario. Al percorso sarà dedicata una specifica sezione informativa all’interno del sito www.romagnabike.com.

 

La Ciclovia del Sole: cinquanta chilometri di percorso sull’ex ferrovia Bologna-Verona, da Mirandola a Sala Bolognese

È stata inaugurata lo scorso aprile ed è già diventata molto popolare e frequentata dai cicloturisti di tutta Europa. La sua apertura è stata un evento di rilevanza nazionale perché, grazie a questi 50 chilometri realizzati in due anni dalla Città metropolitana di Bologna, il grande itinerario ciclabile Eurovelo7 sarà di fatto percorribile da Bolzano a Bologna, mentre sono già finanziate e in parte realizzate alcune parti del tracciato Bologna-Firenze. Il progetto della Ciclovia del Sole Verona-Bologna-Firenze -finanziata dal MIT nel 2019 e coordinato a livello nazionale dalla Città metropolitana di Bologna e dalla Regione Emilia Romagna percorre 392 km (di cui 154 km in Emilia Romagna e 120 km nella città metropolitana di Bologna), che si inseriscono in una delle più importanti ciclabili europee (Eurovelo 7 da Capo Nord a Malta per 7.400 km complessivi). Il tratto a nord di Verona fino al Brennero – in particolare lungo il fiume Adige – esiste già da diversi anni e di fatto fa parte anch’esso della Ciclovia del Sole (https://cicloviadelsole.it/).

 

Food Valley Bike: una ciclovia tra sapori e cultura 

È stata inaugurata il 6 giugno la ciclovia Food Valley Bike, un percorso nel cuore dell’Emilia alla scoperta dei luoghi del gusto e della cultura. Settanta chilometri attraverso le terre di Giuseppe Verdi e i luoghi di origine di prodotti simbolo della tradizione italiana, come il Culatello e il Parmigiano Reggiano. Un viaggio tra sapori, cultura e paesaggi della pianura in un percorso di circa 70 chilometri con partenza da Parma e arrivo a Busseto, diviso in otto tappe percorribili con ogni tipo di bici. Questa ciclabile attraversa i luoghi simbolo della cucina italiana e permette ai viaggiatori di scoprire borghi e paesi in cui gustare prodotti unici e simbolo della cultura italiana. Si toccano i luoghi in cui è cresciuto Giuseppe Verdi, celebrati da un innovativo museo multimediale dedicato al compositore, e si pedala attraverso le terre in cui sono state ambientate alcune indimenticabili scene dei film di Don Camillo e Peppone. Il percorso non poteva che partire da Parma, centro della Food Valley, città Capitale Italiana della Cultura 2020-21 e regina del gusto italiano. Dalla città inizia il tracciato della ciclabile, ben indicata dalla nuova segnaletica, che segue il versante reggiano del fiume Enza in direzione Mezzani, prima tappa della ciclovia. Il viaggio in bicicletta prosegue poi in direzione ovest, tra le campagne parmensi, fino ad arrivare a Colorno. Il tracciato prosegue verso ovest in direzione Zibello, passando prima per Roccabianca, sempre lungo la sponda destra del fiume Po, dove è nato uno dei salumi italiani più conosciuti: il Culatello. Siamo quasi alla fine del percorso della Food Valley Bike, si devia leggermente verso sud e si pedala verso Busseto, tappa finale della ciclovia (https://www.foodvalleybike.com/).

 

La Ciclovia delle “Antiche Paludi Bolognesi”  

È  attivo da circa due anni il nuovo percorso ciclabile “Antiche Paludi Bolognesi”, il tracciato che collega Bologna al Parco del Delta del Po nel ferrarese. La ciclovia attraversa un territorio ricco di luoghi di interesse, sia storico-artistici, che naturalistici. Il progetto è a cura dei Comuni di Budrio e Castenaso, di Destinazione Turistica Bologna Metropolitana e della Federazione italiana ambiente e bicicletta (Fiab) (http://www.cicloviaantichepaludibolognesi.it/).

 

Ciclovia di San Vicinio: stesso cammino, nuova emozione

Il tradizionale Cammino di San Vicinio lungo circa 300 km, nato durante le celebrazioni del Millenario della Cattedrale di Sarsina nel 2009, unico in Italia per la sua peculiare forma circolare, si arricchisce dell’omonima ciclovia che permette di attraversare in sella alla bicicletta gli stessi luoghi raggiunti a piedi. Il percorso ciclabile, lungo circa 325 km con 8.000 metri di dislivello, completamente tabellato e fruibile in totale sicurezza, è percorribile con MTB e GRAVEL e si sviluppa su piste forestali, strade sterrate ed asfaltate a bassa percorrenza. Il percorso parte da Sarsina, raggiunge Bagno di Romagna, attraversa il Parco delle Foreste Casentinesi e, dopo uno sconfinamento in Toscana tra Camaldoli e La Verna, ritorna in Romagna, nel comune di Verghereto (Fc), per poi raggiungere la pianura del cesenate attraversando le dolci colline dell’alto Rubicone e fare ritorno nella città plautina di Sarsina. I borghi caratteristici ed autentici lungo il percorso condurranno i cicloamatori ad apprezzare le eccellenze culinarie ed il piacere di immergersi nel verde silenzio della natura incontaminata (https://www.cicloviadisanvicinio.it/).

 

Ciclovia di Dante

Da Ravenna a Firenze in bicicletta sul cammino del Sommo Poeta. Eccola la Ciclovia di Dante, affascinante itinerario bike di 225 km realizzato in partnership tra le regioni Emilia Romagna e Toscana che racconta il “bike tour ideale” di Dante Alighieri a 700 anni dalla sua morte, attraversando i luoghi più rappresentativi del suo esilio, tra storia, arte, cultura ed enogastronomia. Il progetto nasce con il Settecentenario Dantesco e l’obiettivo dichiarato di sviluppare nelle due regioni coinvolte un prodotto turistico da promuovere e commercializzare in Italia e sui mercati internazionali. Il percorso ha la caratteristica principale di avere numerosi pezzi sterrati protetti e strade secondarie e basso traffico, preferibilmente da compiersi in E-Bike, Gravel e MTB in 3-4 giorni in formula “slow”. Via di Dante Bike potrà essere fruita in varie modalità per differenti tipologie di ciclisti, dagli appassionati esperti ai neofiti fino alle famiglie, permettendo di vivere differenti “cycling experience” in ogni tappa, usufruendo dei pacchetti personalizzati e customizzati sul cliente cicloturista proposti dagli operatori turistici del territorio. Da Ravenna, un primo passaggio obbligato è il monumento della tomba di Dante, dal quale ci si immette in una bellissima ciclabile che si dirige nel Parco naturale della Pineta, 20 km immersi nel verde che portano nei pressi di Cervia, dove si imbocca la Ciclabile del fiume Savio, che risale verso l’entroterra fino al borgo di Bertinoro. Da lì si prosegue nel forlivese, immettendosi in altre due ciclabili fluviali, quelle del “Ronco e del “Montone”, giungendo nel borgo di Terra del Sole e poi Castrocaro Terme. L’ultimo tratto romagnolo prevede il passaggio dalla Rocca di Brisighella (Ra), risalendo i colli in direzione Toscana fino all’ultimo borgo di confine a Marradi con un chilometraggio “parziale” di 155 km ai quali si aggiungono i restanti 70 per giungere a Firenze. Il percorso è stato interamente mappato e georeferenziato con un’innovativa telecamera che ha utilizzato le tecnologie Google Street View con la grande opportunità di essere già pubblicato sulle visitatissime pagine di Google Maps in versione bike per gli amanti delle due ruote (https://www.viedidante.it/).

 

Ciclovia della Romagna Toscana

Un grande risultato per il Progetto europeo INHERIT “Strategie di turismo sostenibile per conservare e valorizzare il patrimonio naturale costiero e marittimo del Mediterraneo” (“Sustainable Tourism Strategies to Conserve and Valorise the Mediterranean Coastal and Maritime Natural Heritage”) è il riconoscimento dell’area “Vivi Romagna Toscana” come area INHERITURA da parte dell’INHERIT Committee. La Regione Emilia Romagna, insieme ad APT Servizi Emilia Romagna e ai Comuni di Castrocaro Terme e Terra del Sole e di Bagno di Romagna, ha accompagnato gli operatori dell’area pilota “Vivi Romagna Toscana” durante l’attivazione di una serie di strategie turistiche, contribuendo alla realizzazione e alla segnaletica del nuovo percorso naturalistico e cicloturistico della Ciclovia della Romagna-Toscana (130 km) tramite l’applicazione di un percorso partecipato con gli operatori sensibili al tema della sostenibilità ambientale. Le attività svolte hanno consentito di sviluppare offerte turistiche innovative sul tema del cicloturismo con la collaborazione di tutti i territori e degli operatori dell’area pilota (https://www.romagnatoscanaturismo.it/).

 

Gli operatori specializzati nel prodotto bike: sempre più attivo Terrabici, il Consorzio regionale dei Bike Hotels

Sulla Riviera Romagnola sono attivi una ventina di Club di Prodotto (alcuni collegati al consorzio Terrabici) con operatori specializzati nel cicloturismo, a cui sono collegati un centinaio di Bike Hotels e ai quali si aggiungono, in tutta la Regione, altri 200 alberghi attrezzati e sempre più specializzati in questo segmento turistico. Si conferma il trend positivo del segmento bike: l’Emilia Romagna è seconda in Italia, dopo il Trentino Alto Adige, per presenze cicloturistiche (nel triennio 2017-2019 circa 500.000 presenze annuali per 1.500.000 arrivi). Dal 2014 opera in regione Terrabici, www.terrabici.com, Consorzio regionale dedicato all’offerta turistica bike che, contando su oltre 40 hotel specializzati nel prodotto cycling dislocati su tutto il territorio, ha il compito di commercializzare, soprattutto a livello internazionale, località e territori dell’Emilia Romagna come destinazione bike, presentando un’offerta unica per una domanda cicloturistica sempre più in crescita. I primi bike hotels sono nati nel 1998 tra Riccione e Cesenatico, intercettando una clientela dai mercati esteri pari a circa l’89%. Oggi sono tra i migliori in Italia. I maggiori paesi di provenienza si confermano Germania-Austria-Svizzera (42%), Paesi Scandinavi-Olanda-Belgio (14%), Gran Bretagna (11%), Francia (11%), USA/Canada (10%), altri Paesi (Australia/Israele,Brasile, etc)  10%, Italia (3%). Ampia la fascia d’età dei bike tourists: dai 40 ai 60 anni per i ciclisti da strada (oltre l’85% dei clienti), dai 25 ai 35 anni per gli appassionati di mountain bike, in entrambi i casi per lo più uomini. Dal 2018 sono arrivate le prime richieste di Cycling Tours in E-Bike e Gravel diventati un vero e proprio prodotto turistico anche per ciclisti neofiti.

 

Il boom delle E-Bike e bici Gravel anche in Emilia Romagna

Molti operatori hanno saputo cogliere il trend nascente delle E-bike in Italia: da circa 3 anni sono nate interessanti realtà che utilizzano questo mezzo per il loro business. Guide certificate pedalano con i turisti nell’entroterra emiliano romagnolo attraverso percorsi culturali ed enogastronomici immersi nella natura, per un’esperienza di vacanza tra mare e collina adatta a tutti. E’ un vero e proprio boom per le bici elettriche e Gravel. Il mercato è in grande crescita, in Italia nel 2019 c’è stato un incremento di vendita del +20% che è salito ancora nel 2020 con i bonus bici (+ 60% confermato anche nel 2021). Dopo le mountain bike si vedono sempre più bici Gravel (un compromesso tra la bici da corsa e la MTB) da cicloturismo con pedalata assistita. I modelli con la pedalata assistita hanno conquistato il cuore di tutti gli sportivi.

 

Appennino tutto da vivere in Mountain Bike

Anche l’Appennino emiliano romagnolo cala i suoi assi per gli amanti della bicicletta. Sono tanti gli operatori turistici che presentano eventi sportivi e proposte di soggiorno per gli appassionati di mountain bike. Ogni estate molti di loro sono in azione nei percorsi del Cimone Bike Park, in provincia di Modena, utilizzando gli impianti di risalita delle piste da sci, dotati di carrello porta bici. Il Bike Park resta aperto tutti i week end di ottobre e oltre, fino a quando le condizioni meteo lo permettono. L’area del comprensorio del Cimone, dedicata alla mountain bike, ha diversi percorsi di discesa costruiti per gli amanti di questo sport, con passerelle di legno, ponti e salti (www.cimonebikepark.com/website/). A Maiolo, sull’Appennino riminese, c’è il Valmarecchia Bike Park, un impianto unico, il primo in Italia completamente “smart”. Si estende per circa 15.000 metri quadrati e agli appassionati della disciplina offre un percorso mozzafiato per “downhill” (1.500 metri), un tracciato per enduro e, grazie alle tecnologie powerline, un’illuminazione notturna “intelligente” che consente di abbattere i consumi anche di oltre il 35%. La struttura è inoltre dotata di un’area attrezzata per camper e sosta tende, ricovero e area lavaggio mountain bike, spogliatoi riscaldati. All’ingresso è stato installato un totem interattivo che, attraverso uno schermo touch, consente di essere informati sul meteo e sulle iniziative turistiche del territorio (http://www.riviera.rimini.it/video/bike-park-valmarecchia.html).

 

Pedalare nelle città d’arte e scoprirne i tesori

In quasi tutte le città dell’Emilia Romagna si può usufruire, gratuitamente, di servizi di noleggio pubblico di biciclette: lasciando un piccolo deposito cauzionale all’atto dell’iscrizione è fornita una speciale chiave con codice personale che consente di utilizzare le bici. In particolare, esiste il servizio “C’entro in bici”, realizzato in un centinaio di Comuni d’Italia (www.centroinbici.it). Promosso dalla Regione, c’è anche il progetto di bike sharing & ride “Mi Muovo in bici”. L’obiettivo è realizzare un sistema unico con tessera elettronica che consenta, a chi è in possesso del titolo di viaggio “MI Muovo” (abbonamento annuale che integra i trasporti urbani e il servizio ferroviario regionale), di accedere anche al servizio di noleggio bici, prelevando e riportando la bicicletta in qualunque rastrelliera con posti liberi in una delle stazioni presenti nelle città aderenti. Si può verificare la reale disponibilità dei mezzi, scaricando una apposita app (www.mimuovoinbici.it).

Tags: ciclovieEmiliaRomagnamobilità sostenibileTurismo

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