ICSSA, dall’inglese International Conferenze on Cyber Security for Aerospace, è una conferenza organizzata dal Dominio Tecnologico d’Abruzzo ICT e Aerospazio, in collaborazione con l’Università degli Studi dell’Aquila, l’Operation Center di Leonardo e Telespazio.
L’aerospazio rappresenta una infrastruttura critica con un notevole impatto sulla vita dei cittadini e sui i sistemi socioeconomici della nostra società. Basti pensare all’importanza di poter garantire trasporti aerei sicuri o al corretto funzionamento dei satelliti nello spazio, da cui oggi dipendono numerose attività della vita quotidiana, dalle transazioni bancarie sicure al tracciamento di un percorso sui nostri smartphone.
La conferenza ha offerto la rara opportunità di assistere a come Leonardo, tra i leader globali sia nel mondo dell’Aerospazio sia in quello della sicurezza, lavora quotidianamente nelle proprie attività cyber.
La regione Abruzzo è fra le più competitive nel settore e dalla forte impronta innovativa e punta ora sulle sue competenze facendo leva su “Cyber Trainer”, una piattaforma e-learning, di “addestramento” e simulazione virtuale.
Il progetto, nato nel 2015 ma ufficialmente avviato nel 2018, diventa ora più che strategico considerata la crescente necessità di nuove competenze in grado di rispondere in maniera dinamica ai continui cambiamenti delle minacce e dei sistemi informatici. A spiegarne dettagli ed evoluzione Aldo Sebastiani, SVP Cyber & Digital Center di Leonardo: “la stretta partnership con la Regione Abruzzo, l’Università dell’Aquila e diverse Pmi locali, ha consentito già una maggiore sensibilizzazione sullo Spazio, inteso come nuovo dominio di conflitto, evidenziando la necessità di prevenire le minacce e le loro conseguenze con le giuste tempistiche e strategie”.
Durante la conferenza, del 13 ottobre, è dunque stato inaugurato il ‘Cyber trainer’. Questa nuova tecnologia particolarmente che permette attraverso la simulazione di diversi scenari, di preparare i futuri operatori della cyber security e testare nuove tecnologie per verificare le componenti di sicurezza in caso di minacce informatiche.
Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio afferma: “È un progetto al quale la Regione ha anche direttamente partecipato, finanziariamente e che ha permesso di costruire una filiera in cui c’è Leonardo, c’è una media impresa abruzzese, Tekne e poi ci sono tre piccole e medie imprese abruzzesi che hanno collaborato insieme per costruire questo sistema di training, un sistema di formazione avanzata per la cybersecurity che mette insieme anche il settore dell’automotive”.
All’evento ha preso parte anche una rappresentanza di Telespazio, fornitore di servizi spaziali a livello globale che, proprio in Abruzzo, al Centro Spaziale del Fucino, il teleporto più importante al mondo per usi civili.
Marco Brancati, Ctio di Telespazio, ha evidenziato che “l’economia spaziale è molto più presente di quanto non si possa immaginare. Il primo elemento da proteggere è ciò che consente dalla Terra di collegarsi al sistema spaziale (centri di controllo) e ciò che mette in collegamento lo spazio alle comunicazioni satellitari”. Viene quindi sollevata una maggiore criticità nella scelta dei componenti della supply chain e maggiore rigidità nell’individuazione di potenziali partnership. La relazione sempre più stretta con gli operatori di telecomunicazioni è il segnale forte di quanto la connettività satellitare sia strategica per colmare il divario digitale in Italia: “Il satellite viene utilizzato da tempo per applicazioni specifiche e di copertura di rete. E le telco possono fortemente beneficiare dall’integrazione fra le comunicazioni satellitari con quelle terrestri”. In particolare, il segmento terrestre e quello spaziale sono complementari per la copertura di rete e “il satellite non si pone in competizione con la componente terrestre”, ha puntualizzato Brancati “e bisogna sfruttare il potenziale che deriva dalla convergenza”.
Infine, Tommaso Profeta, Managing Director, Cyber and Security Division di Leonardo, si è soffermato sulla questione della “democratizzazione del Cosmo” anche grazie alla riduzione dei costi di accesso “e il coinvolgimento di una molteplicità di attori, che ha portato il segmento spaziale ad essere caratterizzato da un’irrefrenabile interconnetività, che ne ha esteso la sua superficie di attacco portandolo ad esser definito mission critical”. “I sistemi spaziali sono messi al servizio di attività strategiche, e necessitano quindi di una protezione adeguata: l’allargamento dello spazio ad attori nuovi offre una superficie di attacco potenziale straordinariamente grande, ed è questo il terreno su cui ci vogliamo misurare nei prossimi anni”.