I Guerrieri V_V sono un movimento nato all’ombra della disinformazione digitale che oggi estende il proprio rifiuto anche all’istruzione, ai sindacati e alla sanità pubblica. L’avversario dei Guerrieri è un generico “sistema”, identificato in una dittatura “nazicomunista” avente come volto quello dei poteri forti, delle élite globaliste e dei progressisti.
Negano i vaccini, combattono il 5G, attaccano la cultura woke, la NATO, il World Economic Forum, i pagamenti digitali, l’Agenda 2030, la CO2 e perfino le zone a traffico limitato. Nati come gruppo digitale si sono rapidamente trasformati in un movimento le cui azioni ora vanno ben oltre la rete: adesivi, graffiti e scritte con vernice rossa e la celebre “W” cerchiata compaiono sempre più frequentemente sui muri delle città italiane, inclusi cimiteri e ponti. L’estetica, esplicitamente ispirata a V per Vendetta, ha uno stile ben distante dall’eleganza verbale del personaggio del film. Nei loro canali infatti abbondano insulti, volgarità e messaggi d’odio.
L’attuale nemico dei Guerrieri V_V sembra essere la sostenibilità: pur dichiarandosi anti-sistema, in realtà ripropongono le tesi dell’élite industriale conservatrice. Si tratta di un movimento che incarna un nuovo modello di attivismo radicale che, dietro un’apparente ribellione contro le ingiustizie, cela una pericolosa ideologia estremista.
La maschera di V, simbolo di lotta contro la dittatura, si rivela infatti grottescamente svuotata di senso. Nel fumetto di Alan Moore e nel film di James McTeigue, V combatteva un regime totalitario che manipolava la popolazione per arricchirsi e mantenere il potere; oggi i Guerrieri V_V, sembrano difendere, se non addirittura rappresentare, proprio quel tipo di potere.
S.B.
Diritto dell’informazione
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