Il funzionamento e gli effetti degli algoritmi sulla società rimangono un argomento poco conosciuto e in rapida evoluzione, e la normativa sul loro utilizzo è in continua evoluzione.
Il Digital Services Act (Dsa) è stato pensato per garantire che i sistemi algoritmici funzionino in modo trasparente, e il centro algoritmico di Siviglia supporterà l’esecutivo dell’Unione europea nel compito di implementare e applicare la legislazione europea in materia digitale.
Il centro eseguirà test tecnici sui sistemi algoritmici per comprendere meglio il loro funzionamento e analizzerà i rapporti di trasparenza delle grandi piattaforme online e dei motori di ricerca. Inoltre, il centro sarà un “catalizzatore” per la comunità di ricerca in grado di creare partnership con enti pubblici, centri di ricerca ed esperti.
Il ruolo di controllore dell’Ecat è riconosciuto dall’articolo 40 del Dsa, che gli permette di eseguire indagini effettive nelle attività di Vlop e Vlse, e in caso di non conformità, il regolamento prevede di procedere con vere e proprie sanzioni (articolo 42). Le aree online più a rischio su cui è necessario un controllo approfondito e costante sono la diffusione di materiale pedopornografico o di discorsi di odio, nonché la vendita di prodotti vietati dal diritto dell’Unione europea, comprese le merci contraffatte.
Tuttavia, nonostante il suo ruolo, Ecat conta attualmente su uno staff ridotto rispetto ai compiti previsti, con solo 10 professionisti del Joint Research Centre e venti nuovi assunti tra esperti informatici e scienziati sociali. Il personale sarà supportato da partnership con enti pubblici, centri di ricerca ed esperti.
La complessità del Regolamento generale sulla protezione dei dati personali (Gdpr) e il modo in cui viene applicato possono essere un freno per l’innovazione e la competitività in settori come l’internet delle cose, l’intelligenza artificiale e persino la sanità. La Commissione europea si è accorta del problema e ha presentato diverse proposte per aggiustare alcuni effetti indesiderati del Gdpr e accelerare la transizione digitale, senza mettere in discussione il principio base di dare all’utente il controllo dei propri dati.
Il Centro per la trasparenza algoritmica di Siviglia è stato al centro del confronto alla Digital Assembly del 15 e 16 giugno scorsi a Stoccolma, durante le ultime settimane di presidenza svedese del Consiglio dell’Unione europea. Si è parlato di creare una European blockchain partnership (Ebp) per evitare la frammentazione del panorama blockchain europeo, promuovendo un ambiente uniforme per tutti i paesi con le stesse leggi da seguire.
Inoltre, è stato discusso l’Eu digital identity wallet, per il quale è stata annunciata la presentazione dell’architettura dell’intero progetto nelle prossime settimane. Sono già stati stanziati 15 milioni di euro per permettere a cittadini pilota di testare il servizio e avere una panoramica sull’efficacia e sui punti deboli su cui lavorare.
(F.S)