La disinformazione è probabilmente la piaga peggiore che porta con sé un mondo sempre più digitalizzato e alla ricerca della notizia.
Il periodo pandemico ci ha fatto conoscere più che mai questo aspetto, con un’impennata di fake news sulla reale situazione mondiale, come testimoniato anche da un rapporto condotto dall’Intelligence.
Ma cosa sono le fake news nel dettaglio, come riconoscerle?
Il termine fake news (notizie false) raggruppa tutte quelle notizie contenenti informazioni inventate, errate o ingannevoli, senza attendibilità e architettate per manipolare la realtà dei fatti, ad esempio a favore di interessi economici, politici, medico-scientifici ecc.
Queste notizie contraffatte solitamente non citano le fonti (o sono incomplete), le immagini sono ritoccate o si riferiscono ad un tema diverso rispetto a quello trattato nella notizia, citano nomi falsi di persone o istituzioni, con l’obiettivo di influenzare l’opinione pubblica e screditare, incitare, distorcere la verità e creare confusione.
Vari sono gli strumenti utilizzati per la diffusione: dai mezzi di comunicazione di massa come le emittenti televisive alle testate giornalistiche ma è soprattutto con i social media che questo fenomeno ha avuto una grande crescita.
Ad esempio la creazione di falsi profili Facebook per diffondere fake news o la condivisione social da parte personaggi pubblici di notizie architettate per catturare l’attenzione ad ogni costo sono tutte azioni che contribuiscono alla proliferazione della disinformazione.
I social media sono in grado di raggiungere un grande bacino d’utenza e per questo risultano essere spesso e volentieri il canale preferito per la diffusione di fake news.
Accanto alla diffusione di notizie false con lo scopo di influenzare le persone, troviamo però anche errori giornalistici commessi in buona fede o falsità divertenti create per far ridere ma spesso non precisate nelle loro intenzioni.
Secondo un sondaggio Ipsos del 2019, il 44% delle persone ha ammesso di essere stato ingannato da disinformazione almeno una volta, molti dei quali hanno contribuito inconsapevolmente alla diffusione condividendo queste notizie.
Riconoscere e muoversi con cautela tra tutte le forme che può assumere una notizia falsa risulta infatti molto complesso, anche se colossi quali Google hanno iniziato a lanciare delle strategie per contrastare questo fenomeno segnalando ad esempio gli account che violano gli standard e le politiche della comunità dell’azienda.
Rivolgere un’attenzione massima a ciò che si legge e condivide resta pertanto al momento la soluzione più efficace contro le fake news, con alcuni dettagli da sottoporre sotto lente d’ingrandimento come la fonte, l’URL, le informazioni, la tipologia delle fonti, la data e l’autore.