L’indagine condotta da NordVpn riguardo il consumo di Internet su scala mondiale, che ha preso in esame campioni di persone comprese tra i 18 e i 64 anni, ha visto il nostro paese posizionarsi al 6° posto, dietro solamente a Taiwan, Corea, Messico, Brasile e Hong Kong.
L’Italia si trova dunque ai primissimi posti a livello mondiale, con i propri cittadini che passano in media un terzo della loro vita tra lavoro online, streaming e social network.
Si stima in media una connessione settimanale di 61 ore, di cui 21 dedicate al lavoro e più di 40 a varie attività online. Tra queste ultime la fruizione di piattaforme di streaming tv (Netflix, Disney+, Amazon Prime) e la gestione dei propri account social occupano la maggior parte del tempo, che in misura minore viene invece destinato alla visione di video, e-commerce e semplice ricerca online a scopo informativo.
Questo uso continuo di Internet porta spesso e volentieri alla condivisione dei propri dati, delle proprie informazioni online, mettendo fortemente a repentaglio la nostra sicurezza.
Il numero degli italiani che forniscono sul web anche solo nome, cognome e data di nascita si aggira infatti intorno al 77%. Tra gli altri dati più condivisi troviamo indirizzo completo (63%), titoli professionali (42%) e codici fiscali (38%).
Come dichiarato da Daniel Markuson, esperto di privacy digitale di NordVpn, “la maggior parte di noi cerca di facilitare e arricchire la propria vita quotidiana con una serie di piattaforme e servizi online, ma quasi nessuno pensa alla sicurezza online e alla privacy dei dati forniti da app e siti web”.