La rivoluzione digitale ha messo a dura prova il sistema del diritto privato, suscitando un diffuso interesse da parte di teorici e pratici nei confronti della disciplina dei rapporti tra operatori professionali e utenti, nonché della regolamentazione delle attività e dei servizi offerti al mercato. Questo fenomeno ha anche accentuato le disparità tra i soggetti, non solo in base al potere economico, ma anche alla supremazia tecnologica acquisita da alcune imprese del settore. Senza adeguati strumenti di controllo, tale situazione rischia di trasformarsi da un’opportunità di accrescimento delle libertà individuali e collettive in uno strumento di prevaricazione del più forte sul più debole.
Per questo motivo è importante stabilire se le tutele che l’ordinamento appresta conservino la loro efficacia nei settori in cui la dimensione digitale è pervasiva, con una particolare attenzione e rinnovato interesse per il rapporto tra private e public enforcement.
In questo quadro, l’Unione dei Privatisti intende offrire un contributo all’attuazione del programma scientifico del PRIN E-Agorà Efficienza economica e tutela dei diritti degli utenti dei servizi. Innovazione tecnologica e condivisione dei servizi nel mondo digitale, promuovendo, nel suo tradizionale convegno annuale, una riflessione che, nella dialettica sempre attuale tra problema e sistema, muova da due prospettive complementari: quella privilegiata delle Autorità indipendenti, cui spetta dare risposte immediate agli interrogativi più attuali posti dal digitale, e quella del cultore del diritto privato, chiamato a ridefinire le tradizionali categorie per trovare soluzioni giuste ed efficienti alle questioni, che l’evoluzione della realtà presenta in modo alluvionale all’attenzione del giurista.
Questo contributo si concretizza nel tradizionale Convegno annuale, che quest’anno si svolge il 17 e 18 novembre presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, che promuove una riflessione articolata su due prospettive complementari: quella delle Autorità indipendenti, chiamate a fornire risposte immediate alle sfide poste dal digitale, e quella dei cultori del diritto privato, incaricati di ridefinire le tradizionali categorie per trovare soluzioni giuste ed efficienti alle questioni che l’evoluzione della realtà presenta in modo alluvionale all’attenzione del giurista.
Il Convegno si avvale della collaborazione scientifica e organizzativa del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, sede dell’unità locale di ricerca del PRIN sopra citato. Questa partnership mira a esplorare soluzioni innovative e interdisciplinari, coinvolgendo esperti nel tentativo di delineare nuovi approcci alle sfide legali poste dalla crescente digitalizzazione dell’economia.
Numerosi i relatori che interverranno durante le due giornate del convegno, tra questi anche il presidente dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Giacomo Lasorella e il presidente del Garante per la protezione dei dati personali, Pasquale Stanzione.
Il Convegno, organizzato in diverse sessioni di lavoro, rappresenta un’opportunità cruciale per esaminare da vicino il ruolo e l’adattamento del diritto privato nell’era digitale, fornendo spunti preziosi per la ridefinizione delle normative e la tutela dei diritti degli utenti in un contesto economico sempre più permeato dalla tecnologia.
“Le nuove tecnologie, se per un verso si traducono in innovazioni utili a migliorare le condizioni di vita umana, per altro verso rischiano di accrescere le disparità tra soggetti, in ragione non più soltanto del potere economico esercitato, ma anche della supremazia tecnologica acquisita da alcuni operatori del settore. Senza opportuni strumenti giuridici di controllo, tale situazione rischia di trasformarsi, da occasione di accrescimento delle libertà individuali e collettive, in strumento di prevaricazione del più forte sul più debole. Per evitare ciò anche il diritto privato è chiamato a dare un contributo essenziale nell’elaborazione di regole efficienti e giuste in materia di contratti e di responsabilità civile, in grado orientare e indirizzare la tecnica, bilanciando in modo equilibrato i diversi interessi che possono entrare in conflitto. Tali norme, peraltro, attraverso un sistema di incentivi e disincentivi, influenzano già prima di un intervento dell’autorità amministrativa o giudiziaria le scelte economiche e organizzative delle imprese , che offrono al mercato prodotti e servizi basti su tali tecnologie o che ne fanno utilizzo per le loro attività produttive, inducendole a identificare, valutare e gestire i relativi rischi nell’interesse di shareholders e stakeholders” – ha dichiarato Antonio Albanese, professore ordinario di Diritto civile nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Cattolica di Milano e Responsabile Unità locale PRIN E-Agorà. In tale veste ha organizzato il Convegno in collaborazione con l’Unione dei Privatisti.