Gli stati senza accesso totale
Nonostante l’avanzamento tecnologico e la crescente integrazione di Internet nelle nostre vite, una porzione significativa della popolazione globale rimane isolata dalla rete.
In alcuni casi, l’assenza di accesso a Internet è dovuta a leggi e regolamenti restrittivi. La Corea del Nord è un esempio estremo, dove l’accesso alla rete è altamente controllato e limitato. Anche in Cuba, Bielorussia e Birmania, l’accesso a Internet è rigorosamente regolato, con i cittadini che possono utilizzare la rete solo attraverso SIM locali specifiche per i turisti.
Restrizioni sui social media e siti web
Alcuni paesi, pur avendo una connessione a Internet, impongono restrizioni severissime sui contenuti che possono essere visualizzati. In Cina, ad esempio, i cittadini sono esclusi dai social media occidentali e devono utilizzare piattaforme cinesi sottoposte a rigorosi controlli governativi. Altri paesi con restrizioni sui social e su contenuti specifici includono gli Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Egitto, Iran, Siria, Tunisia, Turkmenistan, Uzbekistan, Vietnam, Etiopia, Pakistan, Bahrain, Sudan, Gambia, Thailandia, Russia, Kazakistan e Cuba.
Implicazioni dei blocchi e restrizioni
Queste limitazioni hanno implicazioni significative per i diritti umani e la libertà di espressione. Impedire l’accesso a Internet o bloccare l’accesso a determinati contenuti non solo limita l’accesso all’informazione, ma può anche soffocare l’innovazione e la crescita economica. L’accesso aperto e illimitato alla rete è oggi considerato un diritto fondamentale, e la sua restrizione può avere conseguenze devastanti per le società che vi sono soggette.
A.L