Meta ha introdotto versioni a pagamento di Instagram e Facebook a novembre, obbligando gli utenti a scegliere tra un abbonamento mensile per utilizzare versioni senza pubblicità e l’accesso a versioni gratuite con pubblicità personalizzata. La Commissione europea ha stabilito che questo modello “Paga o Concedi” non rispetta il DMA, principalmente per due motivi. Inanzitutto non offre agli utenti la possibilità di scegliere un servizio che utilizza meno dati personali ma che è parimenti equivalente a quello basato su pubblicità personalizzate, e in secondo luogo non permette agli utenti di esercitare liberamente il loro diritto di acconsentire alla combinazione dei propri dati personali.
Per essere conforme al DMA, Meta dovrebbe mettere a disposizione una versione gratuita di Instagram e Facebook senza pubblicità personalizzata. Meta ha ora la possibilità di esercitare il suo diritto di difesa, esaminando i documenti e rispondendo per iscritto. La Commissione europea prevede di adottare una decisione definitiva entro 12 mesi dall’avvio dell’indagine, iniziata a marzo 2024. In caso di conferma della violazione del DMA, Meta potrebbe essere soggetta a una sanzione fino al 10% delle sue entrate globali annuali.
Meta ha ribadito la sua precedente dichiarazione: “L’abbonamento senza pubblicità segue le indicazioni della Corte di giustizia europea ed è conforme al DMA. Attendiamo con interesse un dialogo costruttivo con la Commissione europea per risolvere questa indagine”.
Il BEUC, acronimo di Bureau Européen des Unions de Consommateurs, l’organizzazione che rappresenta le associazioni dei consumatori europei, ha espresso soddisfazione per i risultati preliminari dell’indagine: “La decisione della Commissione europea di giungere a conclusioni preliminari contro Meta per una potenziale violazione del Digital Markets Act dell’UE è una buona notizia per i consumatori di Facebook e Instagram, che si trovano da novembre dello scorso anno di fronte a scelte ingiuste riguardo all’uso dei propri dati personali.”
LG