Il gaming è la prima applicazione che può venire in mente quando si parla di virtualità. Grazie al Metaverso, destinato a diventare protagonista del settore dell’intrattenimento, potranno nascere dei gameplay originali che si baseranno sulle risorse interne all’universo in cui avranno luogo. Al tempo stesso, potranno essere realizzati degli show nativi virtuali, senza alcun limite per ciò che riguarda il numero di potenziali spettatori.
Anche il settore dell’istruzione e della formazione potrebbe trarre vantaggio dalla diffusione del metaverso: questo, infatti, è un universo adatto alle simulazioni e alle pratiche di laboratorio. Un vero e proprio percorso educativo, dunque, che può riguardare gli atenei universitari e la formazione sul posto di lavoro, anche in una prospettiva di team building. Il Metaverso è il luogo ideale dove vivere esperienze dal forte impatto emotivo, ma anche educativo, un luogo in cui si possono creare spazi di formazione e istruzione, dal Team Building al medicale, dalle scuole di vela alle aule universitarie.
Un’altra applicazione al Metaverso è rappresentata dal mondo del fashion. Brand di lusso come Gucci, Dolce & Gabbana, LV, Etro, catene di fast fashion come Zara, H&M, Benetton e dello sportswear, in pieno effetto FOMO (fear of missing out), non hanno perso l’occasione di aprire i loro flagship store nei Metaverse Fashion District creando per gli utenti delle vere e proprie esperienze immersive. Ne è un esempio la Metaverse Fashion Week, cha ha avuto luogo lo scorso marzo a Decentraland e che ha rappresentato la prima e più grande fashion week interamente digitale del mondo con quattro giorni di sfilate e oltre 60 brand, designer e artisti dai nomi noti.
La creatività è un altro punto di forza di questo universo innovativo. Essendo esso stesso opera dei creativi, il Metaverso si adatta molto bene all’arte, al teatro, all’architettura e al design. È probabile che tanti creativi sceglieranno di utilizzare i mondi virtuali, e ciò si tradurrà nella costruzione di oggetti e di ambienti grazie a cui il Metaverso risulterà vivibile.
Un settore promettente sembra essere quello della geolocalizzazione. Infatti, con il Metaverso, la città reale è destinata a sovrapporsi a quella virtuale, così come può avvenire fra il territorio e la mappa, ma può anche succedere che la città virtuale diventi l’estensione di quella reale.
Per quel che riguarda il mondo del marketing, invece, il Metaverso consente di ottenere dati e risposte più affidabili delle informazioni che si potrebbero ricavare da qualsiasi sondaggio. Così, si può sfruttare questa realtà per verificare se un nuovo negozio sarebbe apprezzato o meno, oppure quanto efficace potrebbe essere una campagna di marketing. La progettazione di contest potrebbe essere usata per capire se il pubblico potrebbe essere interessato a un certo prodotto, e nulla vieta di dare vita a un team di creativi ibrido, a metà tra il virtuale e il reale.