Il percorso di trasformazione digitale delle amministrazioni e dei servizi civici della città di Milano, cominciato qualche tempo fa, continua la sua evoluzione, grazie in particolare all’impegno dell’Assessore alla trasformazione digitale e servizi civici, Roberta Cocco.
Il piano di trasformazione digitale si basa su due componenti complementari: tecnologia e cultura, due ambiti che devono lavorare insieme in qualsiasi comparto della trasformazione digitale per accompagnare le persone ad utilizzare le tecnologie al meglio.
Questo lavoro è stato aiutato da una serie di partnership sia pubbliche che private, dalla collaborazione con l’agenzia per l’Italia digitale, dalla condivisione di progetti con le città italiane e dallo scambio con network internazionali.
Un Comune parla tantissimo con i cittadini ma deve anche saper ascoltare. Infatti, partecipazione, ascolto e dialogo sono alla base della relazione Comune- popolazione perché i cittadini vogliono sentirsi protagonisti delle scelte delle PA. Quindi, nella riorganizzazione delle dinamiche di ascolto verso i cittadini, il Comune di Milano ha ipotizzato un percorso per accrescere la relazione con i cittadini, evidenziando cosa i cittadini si aspettano dalla PA: chiarezza delle informazioni, capacità di ascolto e dialogo, uniformità nelle risposte e condivisione dei risultati.
Sono stati utilizzati tantissimi canali: lo sforzo è stato quello di lavorare affinché tutti i canali di comunicazione parlassero la stessa lingua, rendendo complementare la componente analogica con quella digitale.
Sono state anche ideate delle campagne disruptive cercando di uscire dai canoni classici della comunicazione istituzionale al fine di lanciare dei messaggi importanti.
Uno dei progetti più interessanti è “il Fascicolo digitale del cittadino”, attraverso cui quest’ultimo può compiere una serie di azioni, come pagare la TARI, prenotare un appuntamento al Comune e tanto altro. Inoltre, è stato inaugurato un nuovo canale: web radio InComune, una nuova risorsa per la produzione e la diffusione di contenuti audio-video e podcast.
Si è lavorato molto con la comunicazione social e la creazione del profilo Telegram testimonia questo processo: tra Facebook, Instagram e Twitter vengono veicolati ogni giorno centinaia di messaggi che raggiungono una platea paradossalmente più ampia e a cui normalmente con la comunicazione istituzionale non si arriverebbe.
L’obiettivo finale è l’inclusione digitale: permettere a chiunque di poter accedere ai servizi attraverso un click e per questo si lavora sull’educazione digitale al fine di sviluppare progetti di cui i cittadini possano godere, avendo le giuste skills.
Da qui ai prossimi mesi, il Comune ha in serbo una serie di progetti per completare il piano di trasformazione digitale: tra questi, in primo luogo, perseguire la sostenibilità ed i benefici del digitale.