Il settore di riferimento è quello bancario, e nello specifico si parla di privacy e antiriciclaggio. La vicenda è nata a causa di una lamentela da parte dei clienti poiché non erano riusciti ad ottenere un completo riscontro alle richieste di accesso ai propri dati personali. Il Garante dopo aver verificato attentamente l’accaduto ha deciso di ammonire le banche, affermando che avrebbero dovuto concedere il riscontro. Inoltre ha aggiunto che esse hanno commesso un trattamento di dati illecito. In altre parole, la banca ha mancato di bilanciare tale scelta, proporzionandola al caso concreto limitando per conseguenza un diritto fondamentale in maniera del tutto illegittima, anzi illecita.
Circa la sanzione da applicare, il Garante ha affermato che “con riferimento all’elemento soggettivo del trasgressore, occorre tenere presente che il profilo della limitazione dei diritti degli interessati in relazione alle operazioni sospette, nell’ambito della normativa antiriciclaggio è caratterizzato da un’elevata complessità del quadro giuridico di riferimento”. A tal proposito, visto il comportamento collaborativo della banca, l’Autorità ha ritenuto più corretto ammonire.
S.B.