Più di dieci anni fa, gli stati membri dell’ONU hanno approvato il Piano d’azione delle Nazioni Unite
per la sicurezza dei giornalisti e la lotta all’impunità, con lo scopo di creare un ambiente libero e sicuro per i giornalisti ed i professionisti dell’informazione, sia in situazioni di conflitto armato che di pace, ed anche con l’obiettivo di rafforzare la pace, la democrazia e lo sviluppo su scala mondiale.
“Questo documento è stato adottato per riconoscere il lavoro vitale svolto dai giornalisti, ad esempio quando riferiscono di conflitti e crisi o quando indagano sul funzionamento del potere e sulla corruzione e altre forme di ingiustizia” – ha affermato Audrey Azoulay, Direttore generale dell’UNESCO.
Il Piano d’azione ONU prevede un sistema di segnalazione e monitoraggio delle violazioni, la promozione di leggi e politiche che proteggano i giornalisti, l’educazione e la sensibilizzazione sulla sicurezza dei giornalisti e la promozione di una cultura di rispetto per la libertà di stampa.
Alcuni paesi hanno adottato anche azioni per proteggere i giornalisti e prevenire l’impunità, creando task force per investigare gli attacchi ai giornalisti e adottando leggi che proteggano la libertà di stampa e la sicurezza dei giornalisti.
Tuttavia, non esiste un elenco ufficiale dei Paesi che hanno adottato il piano d’azione, così come non vi è un elenco dei Paesi che non vi hanno aderito.
La situazione dei giornalisti in alcune aree del mondo è ancora precaria a causa di violenze e attacchi impuniti, e la comunità internazionale deve continuare a sensibilizzare e a sostenere i governi nell’adozione di misure per proteggere i giornalisti.
Le sfide principali riguardano gli alti livelli di impunità per i crimini contro i giornalisti, un aumento del numero di giornalisti detenuti, l’aumento delle molestie legali, la violenza online, l’uso di strumenti di sorveglianza e l’aumento degli attacchi ai giornalisti.
Il capo dell’UNESCO ha inoltre chiesto di intensificare gli sforzi online, perché anche nel mondo virtuale sono emerse nuove forme di violenza, in particolare nei confronti delle donne, con tre giornaliste su quattro che hanno subito molestie online.
Auspichiamo che con il tempo si possano ottenere ulteriori miglioramenti e progressi nella difesa della sicurezza dei giornalisti vista anche l’importanza che la libertà di espressione, la libertà di stampa e l’accesso all’informazione hanno nel raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.