Nascerà in Lombardia una piattaforma digitale regionale unica per prescrizioni, monitoraggio e raccolta dati sulla Nutrizione artificiale domiciliare (Nad). Nei prossimi mesi saranno anche creati dei team nutrizionali multidisciplinari in ogni struttura sanitaria e verranno proposti dei piani formativi ad hoc. Quindi nascerà una ‘rete lombarda della nutrizione clinica’ che coordinerà le attività Nad e gli aspetti clinico-nutrizionali legati ad essa.
Sono alcune delle iniziative che hanno il fine di ‘concretizzare’ operativamente il decreto approvato lo scorso 25 ottobre dall’assessorato al Welfare di Regione Lombardia, che ha per titolo ‘Nutrizione artificiale domiciliare: documento di percorso assistenziale condiviso’. Un lavoro importante voluto dall’assessore al Welfare e vicepresidente, Letizia Moratti, per affrontare i problemi nutrizionali dei pazienti, fra cui i fragili e gli oncologici, per migliorare la loro qualità di vita.
Letizia Moratti ha così commentato: “Il documento costituisce un deciso passo in avanti per garantire trattamenti nutrizionali di elevata qualità, a partire dal ricovero fino alle cure domiciliari. E offrire così ai cittadini un miglioramento della vita e un minor ricorso alle ospedalizzazioni”.
Tutto ciò si tradurrà anche in un risparmio di risorse del Sistema e in un potenziamento dell’efficacia dell’assistenza sanitaria domiciliare. I pazienti cronici con problemi nutrizionali presentano infatti il rischio di allungare la degenza dai 3 ai 6 giorni. La media di allungamento del pre-ricovero per chi deve essere sottoposto a interventi chirurgici oncologici per esempio è di 2-3 giorni. Il lavoro nasce in virtù del dialogo e delle collaborazioni avviate tra le società scientifiche del settore e le associazioni dei pazienti, che hanno migliorato e accentuato la sensibilità sul tema, non solo a livello istituzionale ma anche tra gli stessi operatori sanitari.
La vicepresidente ha aggiunto: “Regione Lombardia, attraverso un apposito gruppo di approfondimento tecnico/scientifico ha deciso di porre mano alla delibera del 1992, per normare in modo attuale e più appropriato il percorso Nad sul territorio e in tutte le nostre strutture sanitarie. La Nutrizione artificiale domiciliare in effetti non solo è in grado di migliorare la qualità di vita dei pazienti, ma può consentire loro di restare a casa, vicino ai familiari”.
La malnutrizione è una comorbidità frequente tra i pazienti oncologici e fragili. Essa incide sia sulla praticabilità e l’efficacia delle terapie, sia sulla sopravvivenza e sulla qualità di vita. In particolare, la Nutrizione artificiale domiciliare è ormai considerata una terapia medica salvavita.
La Moratti chiarisce: “La letteratura scientifica ha infatti ampiamente dimostrato che la Nad, se correttamente prescritta e gestita, consente di mantenere al domicilio dei pazienti che altrimenti verrebbero ospedalizzati. Ma il rischio di ri-ospedalizzazione è statisticamente significativo per dei pazienti con problemi nutrizionali. Esso va, infatti, dal 20% al 90%, secondo le categorie, con una media che è del 50%”.
Per questo Regione Lombardia ha costituito un gruppo di lavoro, composto da specialisti, i quali hanno lavorato alla stesura di un protocollo gestionale. Ciò per garantire non solo l’appropriatezza delle prescrizioni e l’adeguato monitoraggio clinico, ma anche dei percorsi omogenei e chiari per tutti.
Il gruppo è composto da: Riccardo Caccialanza, direttore Uoc Dietetica e nutrizione clinica Irccs Policlinico San Matteo di Pavia; Lucia Canclini, direttore Sc Farmacia Asst Valtellina; Ettore Corradi, direttore Sc Dietetica e nutrizione clinica Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano; Maristella Ghiringhelli, dirigente Sc Farmacia Asst Valle Olona presidio ospedaliero di Gallarate; Anna Malesci, direttore Sc Farmacia aziendale Asst Sette Laghi in distacco presso Uo Programmazione Regione Lombardia.
La vicepresidente di Regione Lombardia conclude: “A breve partiranno le iniziative che hanno il fine di implementare il decreto. Come l’elaborazione di una piattaforma digitale regionale unica per la prescrizione. Ma anche il monitoraggio e la contemporanea raccolta di dati clinici e costo-efficacia”.
Sarà, inoltre, elaborato un piano formativo ad hoc per quanti saranno chiamati a comporre nei prossimi mesi, in tutte le strutture sanitarie, i Team nutrizionali multidisciplinari, come da indicazioni regionali.
È infine prevista la creazione della ‘Rete lombarda della nutrizione clinica’ che coordinerà le attività Nad e gli altri aspetti clinico-nutrizionali sul territorio regionale.