La giornata internazionale dedicata ai social network offre l’opportunità di riflettere sul percorso dei social media e sulla loro evoluzione nel corso degli anni. Infatti, i social media si sono costantemente adattati per soddisfare le esigenze e le preferenze dei loro utenti.
Questa ricorrenza offre un momento per riconoscere e celebrare l’immensa potenza dei social media in vari aspetti della vita. I social network hanno trasformato il modo in cui si comunica e si interagisce con individui e con marchi e aziende. Celebrando questo giorno, riconosciamo l’impatto positivo dei social media, mantenendo allo stesso tempo una consapevolezza delle sfide che possono presentarsi.
I social sono strumenti potenzialmente preziosissimi e, allo stesso tempo, pericolosissimi. Dipende dall’uso che se ne fa. Ed è qui che il Social Media Day vuole stimolare almeno due ragionamenti: uno sull’utilizzo consapevole delle piatteforme, e l’altro sulla sicurezza.
È indispensabile usare i social media in modo ragionevole. Occorre che la popolazione adulta sia alfabetizzata in questo senso, conosca i pericoli della sovraesposizione alla Rete e i rischi psicologici del sostituire la socializzazione vera e propria con quella online. Solo così le nuove generazioni possono essere indirizzate a un rapporto corretto con i social.
Il prof. Ruben Razzante, Docente di Diritto dell’informazione all’Università Cattolica di Milano e fondatore del nostro portale, ha scritto tre libri che ricordiamo in occasione del Social Media Day: “𝗟’𝗶𝗻𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝘃𝗼𝗿𝗿𝗲𝗶. 𝗟𝗮 𝗥𝗲𝘁𝗲, 𝗹𝗲 𝘀𝗳𝗶𝗱𝗲 𝗮𝘁𝘁𝘂𝗮𝗹𝗶, 𝗹𝗲 𝗽𝗿𝗶𝗼𝗿𝗶𝘁𝗮̀”, “L𝗮 𝗥𝗲𝘁𝗲 𝗰𝗵𝗲 𝘃𝗼𝗿𝗿𝗲𝗶. 𝗣𝗲𝗿 𝘂𝗻 𝘄𝗲𝗯 𝗮𝗹 𝘀𝗲𝗿𝘃𝗶𝘇𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮𝗱𝗶𝗻𝗶 𝗲 𝗶𝗺𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲 𝗱𝗼𝗽𝗼 𝗶𝗹 𝗖𝗼𝘃𝗶𝗱𝟭𝟵 e “𝗜 (𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹) 𝗺𝗲𝗱𝗶𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝘃𝗼𝗿𝗿𝗲𝗶. 𝗜𝗻𝗻𝗼𝘃𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘁𝗲𝗰𝗻𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗮, 𝗶𝗴𝗶𝗲𝗻𝗲 𝗱𝗶𝗴𝗶𝘁𝗮𝗹𝗲, 𝘁𝘂𝘁𝗲𝗹𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗱𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝗶” (Edizione FrancoAngeli).
