I dati diffusi mostrano che, nel 2022, sono stati effettuati 149 arresti, mentre nei primi tre mesi del 2023 sono già stati effettuati 12 arresti. Inoltre, sono stati oscurati e resi irraggiungibili agli utenti italiani della rete 2.622 siti internet contenenti immagini pedopornografiche, mentre sono state denunciate 1.466 persone per aver scaricato, condiviso e scambiato foto e video di abuso sessuale di minori. Nei primi tre mesi del 2023, sono già state denunciate 299 persone.
L’assessore Elena Lucchini, attualmente assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità della Regione Lombardia, ha sottolineato l’importanza delle strategie di prevenzione efficaci, sia a livello nazionale che internazionale, e delle campagne di informazione consapevole per impedire l’abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e per sensibilizzare ogni cittadino su questo fenomeno sommerso. In particolare, Lucchini ha evidenziato come i minori siano sempre più esposti ad abusi sessuali perpetrati soprattutto attraverso piattaforme online e non solo da adulti ma anche da coetanei o da giovani.
Per contrastare questi crimini, l’assessore ha sottolineato la necessità di un costante lavoro di formazione e di aggiornamento sulle nuove frontiere del web, ma anche di riconoscere quanto sia prezioso saper mettere in campo strumenti di ascolto e valorizzare le capacità umane e professionali di chi assiste le vittime. Inoltre, ha evidenziato come sia fondamentale l’alleanza tra tutte le istituzioni per sensibilizzare i genitori e gli educatori sui rischi della rete e dei social network. In questo modo, si può contribuire a prevenire questi reati e a tutelare la sicurezza dei minori.
Il fenomeno della pedopornografia, dell’adescamento online e dell’abuso sessuale di minori rappresenta una minaccia sempre più preoccupante. Gli arrestati sono spesso uomini di età inferiore ai 50 anni, che sfruttano l’anonimato e l’impunità offerti dalle tecnologie digitali. L’adescamento avviene spesso in luoghi considerati sicuri, come chat con compagni di scuola e piattaforme di gioco online, e coinvolge fasce di età sempre più giovani.
La tutela dei minori dalle attenzioni deviate degli adulti richiede l’impegno di tutti nella creazione di alleanze e nella condivisione della responsabilità di proteggerli online. La Polizia postale, attraverso attività multidisciplinari e sinergie inter-istituzionali, lavora per contrastare questi fenomeni e proteggere i minori. Tuttavia, la rete, pur essendo uno strumento di progresso e sviluppo della società, può rappresentare un amplificatore della minaccia all’infanzia e all’adolescenza.
(F.S.)