Il Dipartimento di Scienze aziendali dell’Università degli Studi di Bergamo ha presentato il progetto Transet nel contesto dell’evento “L’impatto dell’Artificial Intelligence nelle transizioni tecnologiche, ecologiche e sociali per le aziende, la finanza e le organizzazioni. A che punto siamo?”.
A tal proposito, il ricercatore e professore associato di Management & Marketing presso il Dipartimento di Scienze aziendali Giuseppe Pedeliento ha affermato che il mercato AI risulta dinamico e in accelerazione. Le applicazioni dell’AI sono principalmente concentrate nel settore business (27,9%), comprendendo applicazioni che spaziano dalla finanza al legal, dalla pianificazione di business alla progettazione architettonica, seguite dalla categoria text (24,1%), con tutti i generatori di testi, e image, con i modelli generativi text-to-image.
Ai fini della ricerca, l’Università di Bergamo ha formato un gruppo di lavoro interdisciplinare comprendente ricercatori provenienti da vari dipartimenti con competenze in economia, informatica, pedagogia, ingegneria, fisica, cinema e sociologia.
Per gli studiosi del Dipartimento l’avvento dell’AI rappresenta un’opportunità unica per esplorare una rivoluzione non solo industriale, ma anche sociale e culturale. Secondo Giovanna Zanotti, professoressa ordinaria di Economia degli intermediari finanziari e Direttore del Dipartimento di Scienze aziendali, l’AI promette di influenzare profondamente molti aspetti della vita quotidiana, più di quanto Internet abbia fatto negli anni 2000.
Oltre alle opportunità di sviluppo, lo studio ha messo in luce anche i rischi dell’AI associati al suo utilizzo fraudolento, ad esempio, il deepfake nel trading online. Si tratta di una delle attività fraudolente di utilizzo dell’AI più comuni, tanto che alcune autorità di Polizia stanno già adottando misure per contrastare queste attività illecite, compresi decreti di perquisizione e sequestro nei confronti dei responsabili.
M.T.
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