“Dallo shock all’azione”. Uso sempre questa frase quando mi chiedono di descrivere come è stato affrontare l’emergenza sanitaria da Covid-19 da Assessore alla Trasformazione digitale e Servizi civici del Comune di Milano.
Tutto il nostro mondo è cambiato in un attimo: la scuola, il lavoro, la socialità, il tempo libero.
Come amministratore pubblico, mi sono trovata a prendere decisioni immediate in piena emergenza per garantire, da un lato che i nostri dipendenti potessero lavorare adeguatamente da remoto, e dall’altro che i cittadini non subissero alcuna interruzione dei servizi.
Grazie all’enorme lavoro portato avanti sin dall’inizio del mandato, nel 2016, siamo riusciti ad affrontare l’emergenza potendo contare sulla solidità della nostra infrastruttura tecnologica che ci ha permesso un’attivazione su larghissima scala di postazioni virtuali per arrivare a garantire ad oltre 7000 dipendenti comunali di poter lavorare in smartworking già dai primi giorni di lockdown.
Con la chiusura degli sportelli fisici abbiamo gestito appuntamenti e servizi in modalità digitale o telefonica e rafforzato il contact center 020202, a disposizione dei cittadini anche per interventi di prima necessità grazie all’iniziativa “Milano Aiuta”.
In poche settimane abbiamo ripristinato i lavori di Giunta, Commissioni consiliari e Consiglio Comunale in modalità streaming, in modo da assicurare il pieno svolgimento dell’attività democratica e istituzionale.
Queste sono solo alcune delle azioni messe in campo, ma tutte rappresentano bene l’obiettivo comune: garantire la normalità in un periodo difficilissimo.
Il digitale si è rivelato un ottimo alleato, dimostrando efficacia ed efficienza non solo nel corso dell’emergenza ma in tutte le fasi della nostra nuova quotidianità. Il mio slogan durante il 2020 è stato “Digital Care”, il digitale che si prende cura delle persone e della città, con una visione ampia. Attraverso il digitale possiamo utilizzare i dati per intercettare i bisogni, costruire risposte e prevedere modelli di azioni e strategie per il futuro.
L’emergenza ha ridisegnato il nostro modo di vivere, pensare, lavorare e ce ne accorgiamo ogni giorno. Ora, faticosamente, stiamo cercando di ripartire, non solo dal punto di vista sociale ma anche economico, lavorativo, culturale. È il momento di ridisegnare un futuro che sappia raccogliere l’eredità del passato e convogliarla in nuove energie. Come? Per esempio, colmando i vuoti che sono emersi in tutta la loro grandezza durante la pandemia. Bisogna eliminare i gap digitali, portare la banda larga ovunque, dalle scuole ai quartieri più periferici, investire nell’innovazione come traino per il Paese e al tempo stesso investire davvero sulle persone, sullo sviluppo di nuove competenze che rendano le aziende, gli enti pubblici, i territori più competitivi. Per troppo tempo l’innovazione è stata considerata una sorella minore, la pandemia ci ha dimostrato che è invece uno degli strumenti più efficaci per ripartire in sicurezza e velocità. L’Italia ha tutte le carte in regola per poter costruire un futuro equo, sostenibile, innovativo e con le persone al centro. Tutti possiamo fare la nostra parte.
Roberta Cocco
Assessore alla Trasformazione digitale e Servizi civici del Comune di Milano