A partire dal 1° gennaio 2023, con il passaggio al nuovo digitale terrestre, tutte le reti televisive sono migrate sulle nuove frequenze. Di conseguenza molte persone hanno sostituito, per scelta o per obbligo, i loro vecchi televisori con smart Tv, anche grazie agli sconti ottenibili tramite la rottamazione del vecchio dispositivo per l’acquisto di uno nuovo.
Questi nuovi televisori sono connessi a internet, permettono di navigare sul web e di disporre di diverse applicazioni e funzionalità garantendo un’esperienza più completa e immersiva. Oltre ai vantaggi connessi alla rete e internet, come spesso accade, ci sono anche molti punti di criticità in merito alla sicurezza, alla privacy e al trattamento dei dati degli utenti.
Uno dei rischi è legato alla tecnologia di video fingerprint, chiamata ACR (Automatic Content Recognition) o ‘tecnologia del pixel nascosto’, che permette tracciamento di tutti i contenuti guardati dall’utente tramite il campionamento dei pixel dello schermo. Vengono raccolti dati sia quando si sfruttano i servizi su internet fruibili dalla smart Tv (come Youtube, Netflix, Dazn e simili) sia dalla semplice visione di film, eventi sportivi e spot pubblicitari sui classici canali del digitale terrestre.
Lo scopo di questo tracciamento è di creare un profilo dell’utente e di condividere i dati raccolti con terze parti che combinano i dati con le attività online fatte con altri dispositivi tecnologici dall’utente per mostrare annunci pubblicitari mirati, indirizzare l’utente a ulteriori contenuti online di suo interesse portandolo a essere inconsapevolmente condizionato nella presa di decisioni.
Per prevenire la propria privacy è importante mettere in sicurezza la smart Tv fin dal momento dell’acquisto. Quando si accende per la prima volta il nuovo televisore è opportuno leggere con attenzione le numerose richieste di consenso proposte, evitando di accettare quelle che riguardano il trattamento di dati personali non necessari per le funzioni dell’apparecchio.
Nel caso non sia stata fatta attenzione durante la configurazione della smart Tv è sempre possibile revocare i consensi dalle impostazioni. In certi televisori potrebbe essere complicato. Quindi, in questi casi, è consigliabile rieseguire da zero la configurazione.
Se poi non si dovesse riuscire nell’intento, sarebbe possibile rivolgersi al Data Protection Officer contattabile ai recapiti indicati nell’informativa sulla privacy del produttore del televisore, o valutare se fare un reclamo al Garante in quanto, ai sensi dell’art.7 del GDPR, “l’interessato ha il diritto di revocare il proprio consenso in qualsiasi momento”. Tale consenso deve poter essere “revocato con la stessa facilità con cui è accordato”.
(S.F.)