Bing, il nuovo motore di ricerca di Microsoft, sarà alimentato dall’intelligenza artificiale. Questa novità ha interessato moltissime persone. Infatti, nel giro di sole 48 ore più di un milione di persone hanno deciso di iscriversi al test di sperimentazione.
Il colosso di Redmond aveva svelato il progetto a seguito di un forte investimento in OpenAI, l’organizzazione che sviluppa il chatbot ChatGpt che ha lanciato la corsa all’intelligenza artificiale “conversazionale”.
Aprendo la Home Page di Bing, si potrà visualizzare subito un nuovo box di ricerca. In questo spazio si potranno inserire fino a 1000 lettere. L’inserimento di intere frasi piuttosto che di semplici parole chiave renderà le ricerche molto più facili e complete.
Il lavoro di Microsoft però non mira a rimanere nel campo della ricerca web. Secondo le affermazioni del sito ‘’The Verge’’, l’azienda vorrebbe integrare nel sistema ChatGpt anche applicazioni come World, Power Point e Outlook.
Il gigante della tecnologia dovrebbe mostrare entro marzo ciò che la sua tecnologia Prometheus AI e l’intelligenza artificiale del linguaggio di OpenAI possono fare per Word, PowerPoint, Outlook e altre app di Microsoft 365.
La società ha annunciato che la prossima versione di Edge, motore di ricerca che ha soppiantato Internet Explorer, avrà un algoritmo che dovrebbe permettere di ottenere maggiori informazioni in maniera più facile e rapida con una barra di ricerca dedicata alla ChatGpt nel broswer.
The Verge ha previsto, inoltre, che Microsoft farà in modo che l’AI possa generare autonomamente grafici e tabelle da riutilizzare poi in presentazioni Power Point. Il tutto sarà reso disponibile partendo da poche informazioni fornite dall’utente.
Stando ad un precedente rapporto pubblicato da ‘’The Information’’, l’azienda vuole anche che il suo modello di intelligenza artificiale sia in grado di generare testo, utilizzando semplici istruzioni all’interno delle app di Office.
Un dettaglio molto interessante è che, a differenza di ChatGPT-3, l’AI integrata in Bing riuscirà ad apprendere cose nuove in tempo reale, man mano che vengono pubblicate su Internet. Inoltre, le risposte del chatbot indicano anche le fonti dalle quali sono state attinte le informazioni. Poter avere accesso immediato e diretto alle fonti diminuirà la presenza di fake news.
(G.S)