I principali interventi riguardano l’uso pubblico dei servizi di comunicazione elettronica così da
adeguare la disciplina all’evoluzione tecnologica e accelerare gli obiettivi di sviluppo
infrastrutturale e di trasformazione digitale. Si introducono, inoltre, norme di stimolo
all’incremento della copertura territoriale della banda larga.
“Finalmente l’Italia si muove nella direzione europea, recuperando ritardi decennali. Le misure
approvate dal Cdm, che semplificano le attività per le opere infrastrutturali di rete e che danno
seguito alla previsione dell’innalzamento dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici,
rappresentano una svolta importante per lo sviluppo del Paese”, ha commentato il ministro delle
Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. “Sarà infatti migliorata la connettività sul territorio,
garantendo una qualità di servizi superiore per i cittadini, consentendo inoltre alle imprese di
diventare più competitive”.
Tra gli interventi correttivi, per contrastare la mancata attuazione delle installazioni ed evitare
indebiti ritardi nella realizzazione di infrastrutture a banda ultra-larga, è stata migliorata la
procedura di mappatura geografica delle reti presenti sul territorio nazionale prevedendo che le
dichiarazioni rilasciate dagli operatori sui piani di installazione delle reti abbiano ora carattere
vincolante e siano soggette a sanzione da parte dell’Agcom. Inoltre, i dati relativi alla mappatura
sono resi disponibili sulla piattaforma digitale nazionale dati o strumento equivalente, per
garantire così una mappatura qualitativa specifica dello stato di connettività sul territorio.
Le istanze di autorizzazione per l’installazione delle infrastrutture vanno presentate all’ente locale
tramite portale telematico e, in assenza di quest’ultimo, mediante posta elettronica certificata. Il
nuovo Codice introduce anche la “Localizzazione alternativa”: le Regioni e gli Enti locali possono
negare l’installazione di un impianto per tutelare le aree di particolare pregio storico-paesaggistico
o ambientale o per proteggere dall’esposizione ai campi elettromagnetici siti sensibili, ma devono
individuare, con provvedimento motivato, una soluzione alternativa che assicuri l’installazione
dell’impianto in un altro punto del territorio.
Infine, il decreto legislativo introduce anche la possibilità per l’Agcom di imporre limitazioni per
bloccare comunicazioni provenienti dall’estero che illegittimamente usano numerazione nazionale
per identificarne l’origine, come i call center o per bloccare siti che forniscono App, sistemi
software o servizi illegittimi, ad esempio cash for sms (remunerazione illegittima degli utenti finali
di altri operatori), creazione di reti parallele (dark web) che possono anche essere utilizzare per
attività illecite (violazione dei diritti d’autore, violazione della privacy, pedopornografia, furto
d’identità).
C.T.