Il periodico “Panorama” ha avuto un confronto con “Open”, testata online diretta dal giornalista Enrico Mentana, riguardo il tema delle fake news in tempo di guerra.
“Open” dal 12 ottobre 2021 è partner italiano di Facebook per il fact-checking, strumento imprescindibile nella lotta alle fake news. “Open” rientra tra gli oltre 80 fact-checkers indipendenti che monitorano le notizie false o fuorvianti con lo scopo di fornire un servizio di corretta informazione; quando la testata online definisce «falsa» una notizia, il sito che la ospita viene penalizzato e alle volte anche bloccato, così da limitare il numero di persone che ne prende visione.
Tuttavia, in un articolo dettagliato e datato 9 aprile 2022, “Panorama” segnala che nel giro di tre giorni “Open” ha pubblicato quattro fake news, tutte aventi ad oggetto notizie inerenti la guerra in Ucraina.
La testata online ha dovuto rettificare gli errori commessi, si tratta di “danni collaterali” che possono capitare quando l’informazione si trova a trattare una guerra in diretta. Secondo alcuni, però, bisognerebbe porsi delle domande riguardo la concentrazione e la combinazione di strumenti di informazione tradizionali (televisione) e di nuova generazione nella persona del giornalista direttore di “Open”.
È importante prestare attenzione alle parole che vengono utilizzate per veicolare l’informazione e, più in generale, la comunicazione. Un esperimento sociale condotto nel 2012 negli Stati Uniti ha infatti evidenziato una correlazione diretta tra l’esposizione a contenuti postivi o fortemente negativi e l’umore sperimentato dai soggetti. Questa ricerca è stata documentata anche in Italia, da Donatella Pennisi e dai suoi risultati emerge come un bombardamento mediatico di “informazioni fortemente negative” possa determinare stati emotivi di ansia e depressione.
La Federazione Russa, infatti, afferma di condurre un’operazione militare speciale e non di essere in guerra con l’Ucraina. Sul piano diplomatico perché non aveva alternative per potersi interfacciare con gli Stati Uniti, mentre sul fronte della politica interna si è prestato attenzione al fatto che affermare di “essere in guerra” avrebbe potuto creare uno stato d’animo di tensione. Una guerra è un conflitto che possiede dimensioni territoriale e temporali indefinite, mentre una missione militare speciale appare più controllabile. Inoltre, una guerra può anche essere “persa”, una missione si conclude, qualunque risultato venga raggiunto.
La guerra in Ucraina rappresenta una sfida quotidiana per l’informazione dei media, è necessario prestare attenzione al controllo dei fatti e al peso che le parole assumo quando raggiungono la popolazione.