A Roma è stata presentata l’indagine del Movimento Italiano Genitori (Moige) sul tema del cyber risk e la campagna “Giovani ambasciatori per la cittadinanza digitale contro cyberbullismo e cyber risk”.
L’indagine ha confermato che il 54% dei minori ha subito atti di maltrattamento digitale. Il 22% dei minori usa internet per più di cinque ore al giorno, ma il dato più allarmante è che il 64% lo fa senza alcuna supervisione.
Questo il risultato dello studio del Moige sul rapporto tra giovani e internet, a seguito dell’intervista di 1316 minori dai 6 ai 18 anni.
L’aumento dei casi dopo il primo lockdown del 2020 è un invito alla riflessione. La forzata reclusione dei ragazzi con Internet come unica fonte di “svago” ha causato non pochi danni psicologici. La mancanza di controllo ha poi permesso loro di sfogare il nervosismo per la situazione nel peggiore dei modi.
Un lavoro di formazione è quindi necessario per riportare bambini e ragazzi ad utilizzare la rete in maniera consapevole. È questo l’obiettivo di “Giovani ambasciatori contro il cyberbullismo e cyber risk”: aiutare i ragazzi e sostenerli.
Alcuni di loro hanno proprio ammesso di aver preso parte a violenze verbali e psicologiche, altri affermano di prendere in giro abitualmente i propri amici “solo per scherzare”.
I dati riportano che il 57% dei maschi è stato vittima di prepotenze, contro il 50% delle femmine, sia nella realtà virtuale che in quella reale (32% contro 29%). Nel 42% si tratta di offese verbali, ma sono frequenti anche violenze fisiche (26%) e psicologiche (26%).
Il cyberbullismo è sicuramente una problematica sempre più presente tra i ragazzi ma non è l’unico rischio che si corre in rete. Il mancato controllo da parte di genitori o adulti porta i ragazzi più ingenui a vivere altri tipi di problemi.
Molti degli intervistati hanno confessato di aver dato il numero di telefono a sconosciuti o di aver scambiato foto con sconosciuti. Un dato ancora più preoccupante è che molti minori hanno un profilo Onlyfans nonostante l’età minima di iscrizione sia 18 anni. L’1% degli intervistati della fascia di età 11-14 anni ha un proprio account ed ha condiviso foto sulla piattaforma.
(G.S.)