I risultati della ricerca dell’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection della School of Management del Politecnico di Milano, presentati al convegno “Beyond Security: tra intelligenza umana e fattore artificiale”, riportano uno spaccato della situazione cybersecurity in Italia nel 2023.
Nel 2023, il mercato italiano della cybersecurity ha raggiunto un nuovo record di 2,15 miliardi di euro, mostrando un aumento del 16% rispetto all’anno precedente, dato che suggerisce un crescente interesse e investimento nella protezione informatica da parte delle aziende italiane. Tuttavia, anche il numero di attacchi informatici è aumentato. Il 74% delle imprese ha riferito di aver subìto un aumento dei tentativi di attacco e il 12% ha subìto effetti tangibili dalle aggressioni informatiche.
Un altro importante dato è quello riguardante il ruolo dell’AI nella difesa cibernetica: il 56% delle imprese ha introdotto strumenti e tecnologie di Intelligenza Artificiale nella cybersecurity, anche se solo il 22% le utilizza in modo esteso. È però necessario ricordare la natura di arma a doppio taglio di questa tecnologia: “Nell’ambito della cybersecurity, l’Intelligenza Artificiale può essere sia un’arma nelle mani dei cybercriminali, che uno strumento di difesa per le aziende”, ha dichiarato Alessandro Piva, direttore dell’Osservatorio.
Nonostante il notevole aumento degli investimenti, l’Italia rimane ultima tra i paesi del G7 per il rapporto tra il mercato della sicurezza informatica e il PIL nazionale. Il responsabile scientifico dell’Osservatorio, Gabriele Faggioli, ha sottolineato l’importanza di trovare un equilibrio tra gli investimenti tecnologici e il capitale umano per ridurre il divario tra l’Italia e gli altri Paesi. Questo significa non solo investire in tecnologie come l’AI, ma anche fornire formazione e sensibilizzazione ai lavoratori per aumentare la consapevolezza e la capacità di risposta agli attacchi informatici.
La ricerca infine evidenzia come la maggior parte degli attacchi informatici è ancora attribuibile al cybercrime. Esempio ne è l’estorsione di denaro. Tuttavia, c’è un aumento dell’importanza delle azioni di hacktivism, che costituiscono una parte significativa degli attacchi sia a livello globale (8%) che in Italia (30%).
M.T.