Il sistema di Glupteba era progettato per impadronirsi delle credenziali e prendere possesso dei device delle vittime per estrarre criptovalute. Il malware arrivava sui dispositivi infettati tramite link per scaricare software piratati.
Google aveva denunciato i russi Dimitry Starovikov e Alexander Filippov di frode, abusi informatici, violazione di marchi e altri reati presso il tribunale di New York. Come l’azienda di Mountain View aveva previsto, l’avvocato difensore Igor Litvak ha cercato di abusare del sistema giudiziario statunitense per ottenere informazioni sui meccanismi di difesa di Google. In pratica ha chiesto di accedere ai dispositivi usati da Google nella sua indagine.
La giudice Denise Cote ha scritto nella sentenza che i due cybercriminali avevano offerto due milioni di dollari a Google per ritirare la denuncia. L’azienda di Mountain View non ha accettato, denunciandoli anche per estorsione.
La società si dice speranzosa che questa sentenza, arrivata alla fine di una battaglia giudiziaria lunga più di un anno, possa fungere da deterrente per altri criminali informatici intenzionati a lanciare operazioni simili. Cybergang straniere potrebbero trovarsi a dover rispondere delle loro azioni di fronte a giudici federali statunitensi. Glupteba può ancora presentare appello contro la sentenza, i giochi non sono ancora del tutto chiusi.