giovedì, 8 Giugno, 2023
Diritto Dell'informazione - Portale di Informazione
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • Attualità
    • Politica
    • Cronaca
    • Cultura
    • Sport
    • Spettacolo
    • Salute
    • Arte
    • Libri
  • Diritti in Rete
    • Libertà d’informazione
    • Fake news
    • Pluralismo e concorrenza
    • Privacy
    • Diffamazione
    • Copyright
    • Tutela dei minori
  • Pubblico e privato
    • Cittadini
    • Imprese
    • Enti pubblici
    • Scuola e università
    • Associazioni e movimenti
    • Authority
    • Ordini professionali
    • Fondazioni
  • Oltre il covid
    • Good News
    • Informazioni sul Covid
  • Innovazione
    • Tecnologie
    • Sostenibilità
    • Blockchain
  • Rubriche
    • L’angolo di Ruben Razzante
    • I cantieri della ripartenza
Morning News
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Tecnologie

IN ARRIVO IL REGOLAMENTO EUROPEO SULL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

L’Artificial Intelligence Act è un regolamento europeo proposto nel 2021 per disciplinare l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. In questi due anni è mancato l’accordo su vari temi cruciali con molte difficoltà soprattutto in base alle opinioni politiche e agli interessi sociali difesi dai vari stakeholder

by Redazione
6 Aprile 2023
in Tecnologie
0 0
0
IN ARRIVO IL REGOLAMENTO EUROPEO SULL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
0
CONDIVIDI
FacebookShare on TwitterLinkedinWhatsappEmail

L’AI Act mira a regolare l’intelligenza artificiale attraverso il cosiddetto risk-based approach che distingue diversi livelli di impegni di conformità a seconda del rischio (basso, medio o elevato) che software e applicazioni intelligenti possono causare a danno dei diritti fondamentali. Più alto è il rischio e maggiori sono gli oneri di compliance e le responsabilità degli autori delle applicazioni intelligenti. Una delle prime premure del nuovo regolamento sarà bloccare gli utilizzi dell’intelligenza artificiale per alcune finalità considerate contrarie ai valori dell’UE, come il social scoring, ossia l’assegnazione di punteggi sociali alle persone, il loro monitoraggio e la discriminazione in base al punteggio di ciascuno.

È evidente come questa complessa e tecnica disciplina dovrà avere a livello europeo, ma soprattutto a livello nazionale, autorità altamente specializzate e in grado di affermare standard e prassi applicative chiare. Visto che l’oggetto del regolamento è una tecnologia in continua evoluzione, il ruolo delle autorità sarà particolarmente importante nell’assicurare regole certe che possano semplificare il lavoro di chi crea innovazione tecnologica e di chi la utilizza. Un quadro normativo, ma soprattutto applicativo, che risultasse contraddittorio rappresenterebbe un fattore di incertezza e ostacolo all’innovazione.

In tale contesto, le Autorità già dotate delle competenze e dell’esperienza per “gestire” l’intelligenza artificiale sono i Garanti della privacy (sia quello europeo, sia dei singoli Stati) anche perché il trattamento dei dati personali richiede sempre l’applicazione del regolamento sulla privacy (GDPR), attivando conseguentemente le competenze del Garante.

L’attuale bozza dell’AI Act non affida la governance ai Garanti ma lascia agli Stati la libertà di definire l’autorità nazionale di governo dell’intelligenza artificiale. La creazione di nuove autorità ad hoc rischia di portare a un aumento dei costi e alla complicazione dell’organizzazione amministrativa a causa del possibile (e frequente) conflitto nel caso in cui si istituisse un’Autorità per l’intelligenza artificiale in concorrenza e aggiunta al Garante privacy.

Un punto molto controverso è quello della giurisdizione e delle relative leggi a cui si deve attenere ciascun sistema di IA. L’AI Act si propone di regolamentare tale difficile aspetto al fine di evitare conflitti e problemi legali soprattutto alle Big Tech e di non ledere i diritti dei cittadini dell’UE in cui in generale le leggi sono più severe e restrittive rispetto agli Stati Uniti o altre potenze mondiali.

Un capitolo a parte dell’AI Act è quello dei sistemi di AI che imitano il linguaggio umano e producono testi e conversazioni in tempo reale, come il famoso ChatGPT. Di fatto, il ritardo nell’approvazione del regolamento europeo è dovuto soprattutto al lancio di questa tecnologia, che a dicembre del 2022 ha costretto i legislatori a rivedere il testo dell’AI Act per includere alcune norme specifiche.

I sistemi di machine learning come ChatGPT creano problemi anche a livello etico e di trasparenza, ma il pericolo più grosso secondo l’UE rimane la disinformazione. ChatGPT non controlla le fonti durante il processo di apprendimento e può favorire la diffusione di opinioni infondate, pregiudizi e notizie false. Per questo, una prima misura da prendere sarà sicuramente avvertire l’utente quando il contenuto che viene proposto è stato generato da un algoritmo di IA e non da una persona.

L’AI Act, per quanto trapelato finora, si propone di affrontare i problemi con tre punti chiave.

Prima di tutto il regolamento europeo obbligherà le aziende a sviluppare e applicare le tecnologie di IA pensando innanzitutto all’utente e ai diritti umani. Le aziende dovranno dimostrare attivamente che i propri prodotti e servizi basati su IA non ledono i diritti delle persone, da quello alla libertà alla mancanza di discriminazione, fino al diritto all’accesso all’informazione.

In secondo luogo, i sistemi di IA dovranno rispettare precisi standard di sicurezza e affidabilità prima di poter essere commercializzati, per ridurre al minimo gli errori e l’impatto che questi possono avere sulle infrastrutture critiche.

Infine, le applicazioni di IA verranno classificate in base al livello di pericolosità per le persone e a ciascun livello saranno applicati requisiti più o meno stringenti. Il rilevamento biometrico delle emozioni, ad esempio, sarà considerato un’applicazione ad alto rischio e sarà soggetto a molte limitazioni.

(S.F.)

Tags: AI ActArtificial intelligenceRegolamento UE

Get real time update about this post categories directly on your device, subscribe now.

Cancellati

Articoli Correlati - Articolo

“IL PIONIERE DELL’AI” GEOFFREY HINTON SI PENTE E LASCIA GOOGLE
Tecnologie

GOOGLE PORTA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE NEL SUO MOTORE DI RICERCA

8 Giugno 2023
CAMBIAMENTI IN ARRIVO PER TWITTER: POSSIBILE INTRODUZIONE DI CHIAMATE AUDIO E VIDEO
Tecnologie

TWITTER LANCIA “COMMUNITY NOTES” PER COMBATTERE LE IMMAGINI FALSE

7 Giugno 2023
L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE INTRALCIA IL GIORNALISMO E L’EDITORIA?
Tecnologie

L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE INTRALCIA IL GIORNALISMO E L’EDITORIA?

7 Giugno 2023
NASCE L’APP PER SALTARE LE RIUNIONI DI LAVORO
Tecnologie

NASCE L’APP PER SALTARE LE RIUNIONI DI LAVORO

7 Giugno 2023
INTELLIGENZE ARTIFICIALI NELLA CREAZIONE DI NOTIZIE: RISCHIO DI DISINFORMAZIONE?
Tecnologie

LA FRANCIA SI TUTELA DALLE INTELLIGENZE ARTIFICIALI

7 Giugno 2023
CORSI DI EDUCAZIONE DIGITALE: MILANO PROMUOVE L’INCLUSIONE DIGITALE CON FASTWEB
Tecnologie

CORSI DI EDUCAZIONE DIGITALE: MILANO PROMUOVE L’INCLUSIONE DIGITALE CON FASTWEB

5 Giugno 2023

PORTALE SVILUPPATO DA

MyWebSolutions Web Agency

Categorie Articoli

News Popolari

CHI SONO E COSA FANNO GLI INFLUENCER

CHI SONO E COSA FANNO GLI INFLUENCER

29 Novembre 2021
Tutela del diritto d’autore e download di giornali e notizie

Tutela del diritto d’autore e download di giornali e notizie

17 Aprile 2020
I danni provocati dall’utilizzo prolungato delle mascherine

I danni provocati dall’utilizzo prolungato delle mascherine

10 Marzo 2021
Pluralismo dei media e libertà d’informazione

Pluralismo dei media e libertà d’informazione

8 Ottobre 2019
Il diritto d’autore nel mercato unico digitale – la DIRETTIVA (UE) 2019/790

Il diritto d’autore nel mercato unico digitale – la DIRETTIVA (UE) 2019/790

7 Novembre 2019

In rilievo

AD AMAZOM 30 MILIONI DI MULTA PER VIOLAZIONE DELLA PRIVACY

AD AMAZOM 30 MILIONI DI MULTA PER VIOLAZIONE DELLA PRIVACY

6 Giugno 2023
PAGAMENTI DIGITALI, UNA BANCA ITALIANA AVVIA LA SPERIMENTAZIONE DELLA CARTA DI CREDITO BIOMETRICA

PAGAMENTI DIGITALI, UNA BANCA ITALIANA AVVIA LA SPERIMENTAZIONE DELLA CARTA DI CREDITO BIOMETRICA

2 Dicembre 2022
INFLUENCER MARKETING: NON CHIAMATELO ADVERTISING

INFLUENCER MARKETING: NON CHIAMATELO ADVERTISING

30 Novembre 2021
I SOCIAL NETWORK POSSONO SOSPENDERE GLI ACCOUNT DEGLI UTENTI NO VAX E RIMUOVERE I CONTENUTI CHE VEICOLANO DISINFORMAZIONE SANITARIA

I SOCIAL NETWORK POSSONO SOSPENDERE GLI ACCOUNT DEGLI UTENTI NO VAX E RIMUOVERE I CONTENUTI CHE VEICOLANO DISINFORMAZIONE SANITARIA

20 Settembre 2022

Redazione I&C Servizi

E-mail: info@dirittodellinformazione.it

Condividi sui Social

Ultimi articoli pubblicati

  • LA FRANCIA APPROVA UNA LEGGE STORICA PER REGOLAMENTARE GLI INFLUENCER E COMBATTERE LE FRODI 8 Giugno 2023
  • GOOGLE PORTA L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE NEL SUO MOTORE DI RICERCA 8 Giugno 2023
  • TWITTER LANCIA “COMMUNITY NOTES” PER COMBATTERE LE IMMAGINI FALSE 7 Giugno 2023

Categorie articoli

Cerca articolo per mese…

Cerca articolo per nome…

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

Calendario Pubblicazioni

Giugno 2023
L M M G V S D
 1234
567891011
12131415161718
19202122232425
2627282930  
« Mag    
  • Privacy policy
  • Cookie Policy

© 2019 Diritto dell'informazione - P.IVA:06530190963 - Created by MyWebSolutions - Web Agency

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Home
  • Chi siamo
  • Dicono di noi
  • Authority
  • Deontologia dei giornalisti
  • Diffamazione
  • Diritto all’oblio
  • Fake news
  • Libertà d’informazione
  • Eventi
  • Tutela dei minori
  • Copyright
  • Privacy
    • Cittadini
    • Imprese

© 2019 Diritto dell'informazione - P.IVA:06530190963 - Created by MyWebSolutions - Web Agency

Area riservata ai relatori - Accedi al tuo account inserendo il tuo nome utente e la tua password...

Password dimenticata?

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Entra

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo e-mail per reimpostare la password.

Entra
Traduci »
Gestisci Consenso Cookie
Utilizziamo cookie e strumenti equivalenti, anche di terzi, per misurare la fruizione dei contenuti e facilitare la navigazione. Dietro tuo consenso, I&C Servizi e soggetti terzi possono mostrare annunci e valutarne le performance. Puoi accettare, rifiutare o revocare il tuo consenso. Puoi vedere l'informativa cliccando sui "Politica dei cookie" per negarne il consenso o gestirlo. Premendo "Accetta Tutti" ne acconsenti all'uso.
Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci fornitori Per saperne di più su questi scopi
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}