La teorizzazione sulla fine dei social network è un argomento molto dibattuto in questi giorni. Gli esperti in comunicazione prevedono che la recente crisi delle grandi piattaforme web potrebbe rappresentare un’opportunità per riformulare il modo in cui comunicano online e rimettere al centro le connessioni umane, portando ad una riconsiderazione del mondo interconnesso così come lo conosciamo.
Ciò che sembra rendere queste profezie più concrete è il coinvolgimento della Generazione Z. Infatti, sembra che gli adolescenti stiano riscoprendo alcune tendenze “vintage” tra cui i flip phone, cioè dispositivi privi di connessione a internet.
Secondo gli psicologi l’ascesa degli smartphone e dei social media ha coinciso con un aumento dei tassi di depressione tra gli adolescenti.
Il ritorno ai Flip Phone, dunque, risponderebbe all’esigenza di appagare il desiderio di disconnessione che i ragazzi sentono. Nelle testimonianze riportate da un articolo della Cnn, infatti, si coglie proprio la necessità da parte della Gen Z di tornare ad “avere contatti comunicativi con le persone“, di “essere onnipresenti sui social che paradossalmente impediscono di fare nuove conoscenze dal vivo“.
Così il ritorno della tecnologia vintage aiuta questa generazione a uscire dalla schiavitù dell’iperconnessione.
HMD Global, licenziatario esclusivo di Nokia, ha affermato che la Gen Z è una fascia demografica insolita per l’azienda: “È una generazione che non ha avuto un Nokia come primo telefono e probabilmente ha scoperto il nostro marchio attraverso i social network“, ha affermato Jackie Kates, responsabile del marketing di HMD Global a Cnn.
Certamente siamo lontani dal soppiantare gli smartphone, ma la crescente attenzione da parte della Gen Z verso il mercato dei “telefonini vintage” potrebbe far passare il messaggio che il futuro è la disconnessione e che si avvicina la morte dei social network.
C.L.