Da mesi stiamo dedicando ampio spazio all’evoluzione dell’Intelligenza Artificiale e dunque abbiamo deciso di promuovere un confronto tra i Presidenti degli Ordini degli Avvocati dei capoluoghi di Regione attraverso interviste sull’uso dell’Intelligenza Artificiale (AI) nella professione legale.
Oggi pubblichiamo l’intervista di Sergio Paparo, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Firenze.
- Presidente, alla luce della continua evoluzione del contesto legale, quali azioni intraprende l’Ordine per assicurare una formazione ininterrotta e un costante aggiornamento professionale per gli avvocati operanti a Firenze?
L’Ordine degli Avvocati di Firenze sta curando la formazione professionale degli avvocati sui temi dell’Intelligenza Artificiale, programmando una serie di eventi, tra i quali è importante menzionare il convegno organizzato con l’Università di Firenze, in occasione del Centenario dell’Ateneo fiorentino, che si terrà l’11 ottobre 2024, dal titolo “Le intelligenze e il diritto”.
- L’Ordine ha familiarità con l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale come strumento di svolgimento della professione legale?
L’Ordine, per il momento, non ha familiarità con l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale.
- Qual è il suo grado di fiducia nei confronti delle nuove tecnologie di Intelligenza Artificiale?
Sono consapevole che occorrerà prestare attenzione alle allucinazioni dei sistemi di Intelligenza Artificiale.
- Pensa che attività umana e utilizzo dell’Intelligenza Artificiale possano coesistere (in ambito legale)? Ritiene che una possa o debba prevalere sull’altra o che sia possibile un equilibrio tra le due?
Potranno coesistere nei limiti tracciati dall’emanando regolamento sull’Intelligenza Artificiale.
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