Dopo aver acconsentito all’eliminazione dell’abuso d’ufficio, la commissione competente del Senato ha anche dato il via libera al secondo aspetto della più ampia riforma giudiziaria promossa dal Governo. Per l’approvazione in Aula bisognerà aspettare la prossima settimana.
In dettaglio, il testo stabilisce che sarà vietato divulgare le intercettazioni riguardanti terze parti e i dati relativi a tali individui non potranno essere trascritti. Si fa riferimento a informazioni “relative a soggetti diversi dalle parti“, le quali devono essere escluse a meno che non siano rilevanti per l’indagine.
Si tratta ovviamente della prima approvazione, ma l’iter è ancora lungo ed il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha intenzione di andare fino in fondo.
Il ministro ha annunciato l’intenzione di stabilire un limite di spesa per le intercettazioni, enfatizzando la necessità di razionalizzare l’impiego di questa pratica investigativa. Ha altresì evidenziato l’importanza di implementare un tetto di spesa per gli uffici giudiziari al fine di assicurare un controllo più rigoroso sulle risorse finanziarie impiegate.
“Non saranno mai toccate le intercettazioni nelle inchieste su mafia, terrorismo o gravi reati ma una razionalizzazione della spesa è necessaria“, ha detto Nordio.
C.L