I data center riguardano direttamente molti aspetti critici della vita di ogni persona perché sempre più servizi (come quelli sanitari, di istruzione e di pubblica amministrazione) dipendono da essi.
All’interno dei data center sono contenuti server con dati sensibili di imprese e istituzioni che permettono di effettuare moltissime operazioni e di accedere ai servizi erogati dai Comuni tramite piattaforme online.
L’utilizzo di servizi digitali come lo SPID, la Carta di Identità Digitale e la possibilità di richiedere certificati medici online è possibile grazie ai data center, che gestiscono le infrastrutture necessarie. In questo contesto, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza prevede la migrazione del 75% delle amministrazioni italiane sul cloud entro il 2026, grazie alla costruzione dei data center del Polo Strategico Nazionale. Ciò significa che la gestione dei servizi della pubblica amministrazione diventerà quasi completamente digitale.
In Italia anche le strutture ospedaliere si stanno dotando di infrastrutture IT per supportare i propri medici e operatori sanitari, offrendo servizi come fascicoli medici digitali, prenotazioni online e la possibilità di scaricare certificati da piattaforme in rete. Le principali università italiane hanno invece fornito continuità accademica durante la pandemia e reso i propri servizi più accessibili a distanza.
Tutto ciò è possibile grazie ai data center, che rappresentano l’infrastruttura fisica che abilita la trasformazione digitale. I data center sono infatti il fondamento dell’economia digitale, il motore di ogni operazione online.
(S.F.)