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MAAS, COS’È E COME FUNZIONA

Mobility as a Service è il nuovo modello di business per l’erogazione di servizi di trasporto

by Redazione
14 Dicembre 2021
in Sostenibilità, Tecnologie
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MAAS, COS’È E COME FUNZIONA
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Il Mobility as a Service, come tutti gli “as a service”, prevede un abbonamento mensile a forfait che garantisce l’utilizzo personalizzato di un bundle di trasporti pubblici e privati: treni, bus, taxi, car, bike sharing e altro, utilizzabili illimitatamente con un solo abbonamento (all in one), solitamente attraverso un’app.

Consiste in un’esperienza di mobilità completa dal momento in cui si lascia la porta di casa fino al raggiungimento della destinazione, senza usufruire di un’auto privata. I piccoli ecosistemi Maas consentono così in tutto il mondo, una nuova realtà di mobilità in cui le persone non acquistano o utilizzano più un veicolo privato, garantendo equità, riducendo la congestione e contribuendo a raggiungere obiettivi sociali e ambientali.

Questo concetto nasce per essere applicato soprattutto nelle grandi città, dove la congestione del traffico e i livelli di inquinamento atmosferico e ambientale hanno raggiunto il loro apice.

La tecnologia svolge un ruolo fondamentale nel rendere possibile la diffusione di questo modello di business, che ha come caratteristica principale la possibilità per il cittadino di scegliere il mezzo di trasporto più idoneo in base al tragitto da compiere, passando dall’auto al treno, fino ad arrivare ad autobus, tram, scooter e biciclette.

Sono tre i livelli di servizio delle piattaforme Maas:

  • livello 1: la piattaforma informativa offre una condivisione delle informazioni di base quali orari, prezzi, posizione, itinerari suggeriti e integrazione di informazioni multimodali. Il sistema raccoglie le informazioni sui mezzi di trasporto e le ottimizza per elaborare i percorsi migliori;
  • livello 2: la piattaforma di aggregazione che in condivisione le informazioni di base (orario, prezzo, luogo), gli itinerari suggeriti e offre anche la possibilità di pagare il viaggio;
  • livello 3: è la piattaforma di abbonamento più evoluta. Oltre alla condivisione delle informazioni e degli itinerari suggeriti, mette a disposizione vari modelli di abbonamento e un accesso illimitato ai servizi di trasporto. Avanguardia di questa tipologia è un pass mensile per un accesso illimitato a tutti i trasporti disponibili a Helsinki, messo a disposizione dalla startup finlandese Whim.

Come spiegato nelle linee guida del Tts, un ecosistema MaaS realmente funzionante può generare benefici per tutti i soggetti coinvolti nell’ecosistema della mobilità:

  • per i cittadini, che possono accedere a nuovi servizi digitali MaaS per ogni esigenza di spostamento, compiendo scelte di mobilità più consapevoli, multimodali e sostenibili, percependo un valore paragonabile all’auto privata;
  • per gli operatori economici del MaaS, dei trasporti e della mobilità, grazie a un sistema di regole chiare, che abbassa le barriere di ingresso e favorisce lo sviluppo del mercato secondo i principi della concorrenza e della non discriminazione, evitando condizioni di monopolio;
  • per la Pubblica Amministrazione, che è in grado di governare la mobilità del proprio territorio, accompagnando la trasformazione MaaS per raccogliere dati, ottimizzare l’utilizzo delle risorse, definire e attuare politiche per incentivare una mobilità sempre più sostenibile, raggiungendo benefici per l’intera collettività.

I primi a sperimentare questo servizio sono stati i finlandesi e, nello specifico, gli abitanti di Helsinki c,he già dal 2016 hanno la possibilità di fruire della Whim app che si occupa proprio di identificare per loro la modalità migliore per raggiungere una località.

In uno studio Deloitte sono riportati diversi esempi di applicazioni e progetti pilota di Mobility as a service. Tra questi il progetto Communauto/Bixi avviato nel Canada dove alcune aziende municipalizzate di trasporti hanno deciso di proporre pacchetti che includessero nella propria offerta di mezzi pubblici la possibilità di usare sia il servizio di bikesharing (di Bixi) sia quello di carsharing (dell’altro fornitore).

A Gothenburg, in Germania, UbiGo aggiunge alle precedenti tipologie di mezzi di trasporto, la possibilità di affittare la macchina e di utilizzare taxi. Il tutto sfruttabile mediante una sola applicazione che ha l’interessante possibilità di assegnare bonus agli utenti nel caso facciano scelte di spostamento sostenibili. Ma ci sono molti altri esempi di app di questo tipo in tutto il mondo, inclusa l’Italia.

Sebbene il percorso verso un sistema di Mobility as a Service sia ancora lungo, in Italia, la giunta comunale di Torino ha approvato un progetto MaaS teso a disincentivare l’uso dei veicoli privati che prevede buoni di mobilità da utilizzare per spostarsi in città sfruttando servizi di trasporto a basso impatto ambientale, sostenibili e in condivisione, così come bike sharing.

In Lombardia il concetto di mobilità come servizio integrato e condiviso è già presente: pur non condividendo un’unica piattaforma con il servizio ferroviario, E-Vai è il primo car sharing elettrico già disponibile in molte stazioni. Il servizio E-Vai consente non solo di spostarsi all’interno della città utilizzando auto ecologiche e condivise, ma anche di viaggiare in tutta la Regione, combinando l’utilizzo del treno a quello dell’auto, ma anche di altri mezzi di trasporto pubblici come tram, autobus e servizi di bike sharing.

Tags: Maasmobilità sostenibileMobilitysharing
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