È stato siglato un protocollo d’intesa tra il Ministro per l’innovazione, il Ministro dell’economia e delle finanze e il presidente di Acri (Associazione di fondazioni e di casse di risparmio) che stabilisce le modalità di intervento del Fondo per la Repubblica digitale: si tratta di un fondo a cui sono destinati 350 milioni di euro in cinque anni provenienti da fondazioni di origine bancaria e il cui principale obiettivo è quello di incrementare le competenze digitali degli italiani, in vista di una crescente digitalizzazione del mondo lavorativo e industriale.
In base al più recente Digital Economy and Society Index (DESI) della Commissione Europea, il 58% della popolazione italiana tra i 16 e i 74 anni (26 milioni di cittadini) non ha le competenze digitali di base, rispetto al 42% della media UE. Questo ritardo determina uno dei maggiori freni allo sviluppo del Paese.
Il Fondo intende intervenire selezionando progetti da finanziare tramite bandi a cui potranno partecipare soggetti pubblici, privati senza scopo di lucro e soggetti del Terzo settore, da soli o in partnership.
La governance del Fondo prevede un Comitato di indirizzo strategico, composto da 6 componenti cui è attribuito il compito di definire le linee strategiche, le priorità d’azione, la verifica dei processi di selezione e di valutazione dei progetti, e un Comitato scientifico indipendente, a cui è affidato il compito di monitorare e valutare l’efficacia ex post degli interventi finanziati. Entro sei mesi verrà individuato un soggetto attuatore del Fondo, che si occuperà di tutte le attività operative, come la redazione dei bandi, l’istruttoria ex ante delle proposte di progetto, la loro selezione e approvazione, le attività di comunicazione.
Gli obiettivi che il governo intende raggiungere attraverso la formazione digitale e l’efficientamento del Paese riguardano l’innovazione e la competitività, visti come elementi propulsori per la ripresa economica nazionale. Con la digitalizzazione si pongono soprattutto le condizioni indispensabili per la realizzazione della Quarta rivoluzione industriale (4RI), improntata sulle nuove tecnologie, sull’intelligenza artificiale e l’Internet of Things.