“Nel 2021, anno del rimbalzo del digitale, era ancora forte l’effetto di reazione al lockdown delle aziende che – spiega Denise Ronconi, direttrice dell’Osservatorio – nella forzata maggiore esposizione dell’audience ai media digitali nel biennio pandemico avevano visto una grande opportunità di visibilità e ritorno sugli investimenti”.
Il mercato della pubblicità digitale chiuderà il 2022 a quota 4,42 miliardi di euro, in crescita del 3% rispetto al 2021 con circa 140 milioni di euro in più di raccolta, “un dato che mette in luce la resilienza del comparto nonostante le criticità dell’attuale contesto economico e geopolitico”, ha detto Carlo Noseda, presidente di IAB Italia.
Un altro dato che emerge è quello relativo agli attori protagonisti della raccolta pubblicitaria digitale. Nel 2022, l’80% dell’investito complessivo online italiano è stato intercettato dai grandi player internazionali, come i motori di ricerca e i social network (era il 71% nel 2017). “I big tech continuano a dominare il mercato della pubblicità digitale a lunga distanza dagli altri player, che vanno in negativo e prevediamo sarà ancora così nel nuovo anno”, commenta Carlo Noseda.
Il formato maggiormente prediletto dalle aziende per la propria pubblicità digitale è (nuovamente) il video, che ricopre il 34% dell’investimento complessivo. Seguono display, Search Classified ed eCommerce. Forte incremento per il segmento audio che, grazie al trend dei podcast, segna un +21%.
Un fenomeno interessante da evidenziare secondo l’indagine è poi quello della digitalizzazione dei mezzi classici o la loro ibridazione.