Le città italiane mettono il turbo all’innovazione e si presentano all’appuntamento con ICity Rank 2022, la classifica sulla digitalizzazione dei Comuni firmata FPA, società del gruppo Digital360.
Dopo Firenze al 1° posto e Milano al 2°, troviamo tutte a pari merito Bergamo, Bologna, Cremona, Modena, Roma Capitale e Trento.
Ma l’edizione 2022 segnala un cambio di passo: cresce il livello medio di digitalizzazione e si accorcia la distanza dal vertice anche di centri minori e città del Sud che rimontano la classifica guidate da Messina: la città siciliana avanza infatti di 34 posizioni (dalla 62 alla 28esima).
La graduatoria coinvolge i 108 Comuni capoluogo ed è stata stilata sulla base dell’indice di trasformazione digitale, ottenuto come media aritmetica di otto indici settoriali, che sintetizzano 35 indicatori basati su 150 variabili: servizi online, canali social, piattaforme abilitanti, open data, apertura, wifi pubblico, app municipali e IoT.
Scorrendo la graduatoria, alla nona posizione troviamo Cagliari e Genova, all’11esima Parma e Torino, alla 13esima Brescia e Venezia, alla 15esima Palermo, Prato, Reggio-Emilia, Rimini e Verona, alla 20esima Bari, Cesena e Pisa, alla 23esima Padova, alla 24esima Lecce, Siena e Vicenza. Tutte queste, insieme ai comuni sul podio, compongono il gruppo delle 26 città “digitali”, capaci di utilizzare in modo diffuso, organico e continuativo le nuove tecnologie.
Altre 75 città sono invece in una fase intermedia nel percorso di crescita digitale e 7 in fondo classifica, a livello critico con indice inferiore a 30 (Rieti, Avellino, Benevento, Foggia, Agrigento, Enna e all’ultimo posto Isernia).
Se si analizza l’ultimo decennio di risultati di ICity Rank si evidenzia una progressiva crescita digitale media delle città, sia dal punto di vista funzionale, con la messa online di sempre più servizi e la creazione di piattaforme di identità, pagamento, interazione che ne hanno facilitato l’utilizzo, che da quello della comunicazione, con la diffusione di social media, app, open data, reti wifi pubbliche e gratuite.
La copertura di servizi online è passata dal 41% nel 2019 all’82% nel 2022 (con 75 amministrazioni che hanno attivato online almeno 8 servizi sui 10 monitorati), quelli accessibili tramite Spid sono saliti dal 39% del 2020 al 71% del 2022 e il flusso di transazioni tramite PagoPA è raddoppiato rispetto allo scorso anno.
Il “grado di copertura” delle app in un anno è salito dal 57% al 66%; l’indice sintetico di attivazione dei social è passato dall’86% all’88%; le amministrazioni che pubblicano Opendata sono passate da 64 a 69; quelle con reti wifi pubbliche da 104 a 105.