All’interno del Codice Deontologico dell’Assistente sociale sono presenti indicazioni circa i comportamenti che devono essere rispettati qualora si utilizzino internet e i social network. L’argomento è affrontato per ben cinque volte e attraversa tutto il testo del Codice, a partire dall’art. 3 del Titolo I, recante le definizioni generali e l’ambito di applicazione del Codice stesso, che recita: «I principi, i valori e le regole contenute nel Codice orientano le scelte di comportamento dei professionisti in tutti gli ambiti, a tutti i livelli di responsabilità attribuita, anche quando gli interventi professionali siano effettuati a distanza, via internet o con qualunque altro dispositivo elettronico o telematico».
Un ulteriore riferimento all’utilizzo dei social network è presente all’art. 21 del Titolo III, relativo ai doveri e alle responsabilità generali dei professionisti, che introduce l’obbligo per l’assistente sociale di agire in coerenza con i principi etici e i valori della professione, mantenendo un comportamento consono all’integrità, al prestigio e alla dignità della professione stessa, anche nell’utilizzo dei mezzi di comunicazione di massa e, in particolare, dei social media.
Ai sensi dell’art. 37, l’assistente sociale è tenuto inoltre al rispetto della riservatezza e del segreto professionale nei rapporti con la stampa, con gli altri mezzi di diffusione e di comunicazione di massa, e nell’utilizzo dei social network, assicurando l’anonimato dei minori e delle persone con ridotte capacità.
Per quanto concerne l’attività di consulenza, in qualità di consulente tecnico incaricato da una delle parti nell’ambito di un processo civile, l’assistente sociale non deve servirsi dei mezzi di stampa, dei social media e di ogni altro mezzo di comunicazione di massa per un uso strumentale della consulenza. E’ prevista, infine, una responsabilità verso la professione, assumendo comportamenti rispettosi dell’integrità e del decoro del CNOAS (Ordine Assistenti Sociali Consiglio Nazionale) anche sui social, tutelando l’immagine della comunità professionale e dei suoi organismi rappresentativi.