La prassi è stata redatta da Fondazione per la sostenibilità digitale e Uni (Ente italiano di normazione) con il supporto di enti e aziende, tra le quali Enel, Aci Informatica, Cisco, Blu Digit. Il punto sullo standard sarà fatto in una riunione che mira a presentare alle imprese l’impatto complessivo della prassi e ad entrare, poi, più nel dettaglio dei 58 indicatori di prestazione (Kpi) che consentono alle organizzazioni di rendere coerenti i propri progetti di trasformazione digitale con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdg) di Agenda 2030.
Il documento prende in considerazione 11 dei 17 Sustainable development goals (Sdg) di Agenda 2030 e consiste in 58 indicatori (Kpi) applicabili a tutte le fasi del ciclo di vita di un progetto: dall’avvio, alla pianificazione, all’esecuzione, al monitoraggio. Questi indicatori servono a verificare quanto il progetto implementi lo sviluppo digitale nel rispetto dei criteri di sostenibilità economica, sociale e ambientale di Agenda 2030. La normativa tecnica, inoltre, supporta le transizioni green e digitale dando un contributo al perseguimento degli obiettivi Onu 2030.
«Come Fondazione per la sostenibilità digitale siamo ben consapevoli di quale impatto abbiano i processi di trasformazione digitale sulla sostenibilità sociale, economica e ambientale, poiché sempre più decisioni individuali, organizzative e governative dipendono proprio dall’elaborazione di dati e di algoritmi», spiega Salvatore Marras, coordinatore del progetto. Marco Barra Caracciolo, presidente di Blu Digit, aggiunge: «Tecnologie come l’Intelligenza artificiale, i big data, l’IoT e altre piattaforme digitali hanno il potenziale di generare benefici significativi per la società e il sistema produttivo ma, proprio per questo, è fondamentale considerare attentamente l’impatto di queste tecnologie e sfruttarle per la transizione ecologica e lo sviluppo sociale sostenibile ed equo».
Per supportare le imprese nell’implementazione della prassi, la Fondazione per la sostenibilità digitale sta creando una piattaforma online, che sarà disponibile entro la fine di ottobre 2023, aperta a tutte le organizzazioni pubbliche e private. A questo progetto, la Fondazione affiancherà specifiche iniziative di formazione per le imprese.
F. S.