L’Associazione CODICI Lombardia, con il contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e di Regione Lombardia, ha presentato il progetto Tully Talks, uscito il 3 dicembre, con cadenza settimanale sul canale YouTube ufficiale dell’associazione, pronto a diffondersi con il passaparola attraverso la condivisione tra i giovanissimi su WhatsApp.
IL PROGETTO
Tully Talks è una mini serie animata di 6 puntate da 3 minuti e mezzo circa ciascuna, vere pillole per il web indirizzate ai giovanissimi, con l’obiettivo di educare gli adolescenti sul tema delle disuguaglianze di genere e degli stereotipi, ancora radicati tanto nella società quanto in famiglia. Tully è una ragazza di 17 anni che vive situazioni di vita quotidiana – a scuola, in famiglia e nella società – rivolgendosi alle giovani ragazze con l’obiettivo di consigliarle, rassicurarle nell’essere fiduciose, ricordare loro che sono preziose, intelligenti, importanti all’interno delle loro comunità, forti, coraggiose e con gli stessi diritti, libertà e capacità dei coetanei maschi. Tully si rivolge anche a questi ultimi, per educarli sul tema e su ciò che possono fare nel loro piccolo per una società futura che si basi sull’uguaglianza di diritti e opportunità tra uomo e donna, priva di discriminazioni e stereotipi.
L’OBIETTIVO
Il progetto ha un duplice obiettivo: da un lato educare sui temi dell’empowerment femminile e dell’uguaglianza di genere per generazioni future consapevoli e attive nel cambiamento della società attuale, e dall’altro aiutare le ragazze più giovani a migliorare la propria autostima e a capire come affrontare situazioni particolari. «Un progetto che è sì rivolto agli adolescenti – dichiara Davide Zanon, Segretario Regionale CODICI Lombardia – ma altrettanto importante è la sensibilizzazione di genitori, insegnanti ed educatori, poiché gli adulti sono i primi a educare e dare l’esempio, troppo spesso inconsapevolmente sbagliato». L’Italia non è un Paese per donne. È la patria del gender gap: secondo la classifica del “Global Gender Gap Report 2018”, stilata dal World Economic Forum sulla base di diversi parametri, l’Italia si attesta al 70° posto (su 149 Paesi) registrando un notevole slittamento verso il basso rispetto al 2015 (41° posto). Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’empowerment di tutte le donne e le ragazze è la nuova frontiera dei diritti umani del nostro secolo, ed è necessario agire insieme per sostenere i diritti e il potenziale di ogni ragazza e di ogni donna. «Sono dell’idea che ancora oggi non a tutti sia chiaro il significato di uguaglianza di genere ed empowerment femminile, o di femminismo se vogliamo racchiudere tutto sotto un unico cappello – spiega Elena Brenna, ideatrice del progetto e autrice delle sceneggiature – I concetti vengono spesso confusi con l’idea di voler affermare la superiorità della donna rispetto all’uomo o di volerle conferire più potere in senso assoluto. Non si tratta affatto di questo, ma di parità e uguali diritti, significa la fine delle discriminazioni e degli stereotipi». “Diritti, forza e capacità non hanno genere”, è infatti il motto del progetto Tully Talks.
CHI HA PARTECIPATO
Il progetto Tully Talks nasce da un’idea di Elena Brenna – già Project Manager in CODICI Lombardia – autrice anche di soggetto e sceneggiature, che ha lavorato fianco a fianco con l’illustratore e animatore Andrea Carenzi aka Oscarito. La sigla “Panorami Sinestetici” è scritta e cantata da Pentesilea e prodotta da Ipologica, collettivo musicale e artistico nato a Roma nel 2006. Le voci dei personaggi sono degli attori Gioia Vicari, Alessandro Giova e Valentina Mignogna.
Il progetto è stato realizzato con il contributo di cui agli arti. 72 e 73 del D.Lgs. 117/2017 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, e di Regione Lombardia