Il Sony World Photography Award premia spesso foto in cui la componente creativa è preponderante, ammettendo, quindi, immagini posate, ritoccate e processate.
L’opera in questione si intitola “The Electrician” e ritrae, in uno stile vintage, due donne in una posa frontale, l’una appoggiata all’altra, con una mano di una terza persona che si protende verso quella davanti. L’immagine risulta essere parte di una serie chiamata Pseudomnesia: Fake Memories, realizzata in seguito all’esecuzione di differenti prompt, elaborati poi da un sistema di intelligenza artificiale. Nel processo, il lavoro è stato alterato utilizzando tecniche specifiche come l’inpainting, che permette di ricostruire le parti mancanti o corrotte di un’immagine, l’outpainting, che estende lo sfondo dell’immagine, e il prompt whispering.
La vittoria di Boris Eldagsen ha però suscitato un dibattito, sia sulla stampa che sui social network, perché la fotografia non è stata effettivamente scattata dal fotografo con una macchina fotografica, ma generata con Stable Diffusion, una delle più avanzate tecnologie basate sull’intelligenza artificiale. Pare, inoltre, che gli organizzatori del premio non si siano accorti che si trattasse di una “fotografia falsa”.
Eldagsen ha comunque pubblicato un comunicato sul suo sito in cui ringrazia l’organizzazione per aver selezionato l’immagine, ma rifiuta il premio poiché, a suo parere, l’intelligenza artificiale non è ancora riconosciuta a livello collettivo come fotografia. Scrive Eldagsen: “L’ombrello della fotografia è abbastanza grande da invitare le immagini AI a partecipare – o sarebbe un errore? Con il mio rifiuto del premio spero di accelerare questo dibattito”. Si tratta comunque di un momento storico: è la prima immagine generata dall’intelligenza artificiale a vincere in un prestigioso concorso internazionale di fotografia.
Si apre quindi un dibattito internazionale per alimentare un’importante discussione sul ruolo delle immagini generative nell’ambito della fotografia. Si inizia a discutere quindi sui vari approcci sperimentali alla creazione di immagini e le annesse pratiche digitali d’avanguardia.
(C.D.G.)