Il ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale, Vittorio Colao, ha annunciato la partenza della seconda fase del progetto Fascicolo Sanitario Elettronico, dopo gli ottimi risultati dei progetti pilota condotti da sei Regioni: Basilicata, Campania, Piemonte (incremento alimentazione) e Emilia-Romagna, Lombardia e Puglia (trasferibilità automatica).
Alcuni dati a conferma dei soddisfacenti traguardi raggiunti mostrano la Basilicata passata, in appena sette mesi, dal 27% dei documenti disponibili sul fascicolo al 95% per quanto riguarda l’alimentazione; sulla portabilità interregionale, la percentuale di successo in pochi mesi nella migrazione dei documenti tra le Regioni pilota è passata dal 14% al 93%.
Il Fascicolo Sanitario Elettronico si presenta come uno strumento attraverso il quale il cittadino può tracciare e consultare tutta la storia della propria vita sanitaria, condividendola con i medici per ottenere un servizio più efficace ed efficiente.
Si tratta, in sostanza, di una vera e propria cartella clinica virtuale nella quale vanno a confluire dati e documenti digitali di tipo sanitario e socio-sanitario generati da eventi clinici riguardanti l’intera vita del paziente, dalle ricette del medico di base fino ai risultati di esami specialistici.
Questi dati possono essere caricati dalle varie strutture sanitarie o inseriti dallo stesso interessato su un apposito taccuino.
Il fascicolo funziona su base regionale e può essere attivato, generalmente, rivolgendosi alla propria Regione online tramite un portale dedicato, presso il medico di base, nelle strutture del servizio sanitario nazionale, in Punti Territoriali di Accesso, presso le farmacie che erogano il servizio.
Le informazioni per ogni singola regione sono disponibili al sito www.fascicolo-sanitario.it.
Qualunque modalità venga utilizzata, è prevista la richiesta al cittadino di un esplicito e libero consenso, a conseguenza del quale questi è libero di accedervi tramite le credenziali e le modalità d’accesso stabilite dalla provincia/regione autonoma di assistenza.
Salvo diversa decisione da parte dell’utente, i soggetti abilitati alla consultazione del Fascicolo senza bisogno di ulteriori autorizzazioni sono il medico di base o il pediatra (in caso di minori), il personale infermieristico e il medico ospedaliero durante un episodio di ricovero.
Ora è pronta dunque a partire la fase 2, che prevede l’implementazione del servizio in tutte le regioni italiane.
Per sostenere le Regioni e le Province Autonome in questo percorso, il Governo ha già stanziato 610 milioni di euro, destinati al potenziamento dell’infrastruttura digitale dei sistemi e all’incremento delle competenze dei professionisti del sistema sanitario.