Compie 20 anni la legge n. 4 del 9 gennaio 2004, emanata per favorire l’accessibilità e l’utilizzabilità dei sistemi informatici. Conosciuta come “Legge Stanca” dal nome del Ministro per l’innovazione e le Tecnologie che ricopriva la carica al momento dell’approvazione della legge, la normativa italiana ha lo scopo principale di assicurare ad ogni individuo, compresi quelli che soffrono di disabilità, il diritto di fruire degli strumenti informatici e telematici.
La “Legge Stanca” si estende a un ampio spettro di entità identificate come “soggetti erogatori”, che devono rendere i loro siti web e le applicazioni mobili accessibili. Questo implica che tali strumenti devono soddisfare i criteri di “percezione, utilizzo, comprensione e solidità”, conformemente agli standard definiti dalla Legge e alle direttive sull’accessibilità.
Questa normativa ha sancito un primato per l’Italia, che è stato tra i primi Paesi in Europa a stabilire per legge il principio che un servizio digitale deve poter essere utilizzato da tutti, indipendentemente dalle proprie capacità fisiche, sensoriali o cognitive. Garantire l’accessibilità digitale a tutte le persone rappresenta quindi un cardine fondamentale nel contesto normativo italiano, un impegno ulteriormente rafforzato attraverso il Decreto Legislativo 106/2018, che ha recepito la direttiva (UE) 2016/2102 sull’accessibilità dei siti web e delle applicazioni mobili degli enti pubblici.
In un contesto che promuove sempre più l’inclusività, garantire l’accessibilità a tutti durante la navigazione in Internet diventa un imperativo e le riforme e gli aggiornamenti della Legge rivestono un ruolo fondamentale. Approvata all’unanimità dal Parlamento, successivamente la “Legge Stanca” subì delle modifiche nel 2008 e nel 2013 fu oggetto di un ulteriore adeguamento, che aggiornava i metodi per la verifica tecnica ed i requisiti tecnici di accessibilità. Un’altra importante riforma della Legge Stanca è arrivata nel 2020, con il Decreto Semplificazioni, che ha recepito la direttiva europea 2019/882 (European Accessibility Act) in materia di accessibilità dei siti web di imprese private. A seguito di tali modifiche, i siti web e le applicazioni mobili devono essere percepibili, utilizzabili, comprensibili e solidi. Il rispetto di questi quattro principi garantisce l’accessibilità allo strumento informatico, assistendo non solo le persone con disabilità gravi o permanenti, ma anche quelle con limitazioni di funzionalità meno gravi o temporanee. L’adozione della direttiva europea 2019/882, inoltre, ha esteso le misure sull’accessibilità web anche alle imprese private.
Di tutto questo si parla oggi nel webinar organizzato da Antonio Palmieri, Presidente Fondazione Pensiero Solido (e all’epoca deputato promotore del progetto di legge), che vede protagonisti gli attori di allora e chi oggi ha responsabilità di governo. Nei panel gli esperti illustreranno come sia possibile assicurare l’inclusione nell’implementazione di servizi online per l’amministrazione pubblica, nell’ambito della formazione e della promozione delle competenze.
Il webinar partirà alle ore 16:00 e potrà essere seguito sul canale YouTube della Fondazione Pensiero Solido. Tra i relatori: Daniele Tabellini (Dipartimento per la trasformazione digitale), Sabato De Rosa (INVAT – Istituto Nazionale Valutazione Ausili e Tecnologie), Fabrizio Caccavello (IWA Italy – Progetto Webaccessibile.org), Sauro Cesaretti (Presidente e co-fondatore di Accessibility Days), Pasquale Popolizio (IWA Italy – Progetto Web Skill Profiles), Gianluca Affinito (Specialista E-learning – Formez PA), Cristian Bernareggi (Università di Torino), Roberto Scano (Presidente IWA Italy), Alessandra Locatelli (Ministro per le disabilità), Paolo Zangrillo (Ministro della Pubblica amministrazione), Alessio Butti (Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione tecnologica), Giusy Versace (Senatrice e coordinatrice Intergruppo Parlamentare disabilità), Lucio Stanca (già Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale), Roberto Scano (Presidente IWA – AccessibleEU, Commissione UNINFO UNI/CT 531 eAccessibility), Antonio Palmieri (Presidente Fondazione Pensiero Solido), Alessandro Bider (Head of customer experience presso NeN), Franco Fontana (Business Assurance South Europe Services & Person Certification Manager and delegated to UNI commissions presso Intertek), Mauro Musarra (CEO e Founder Algor Education), Simon Mastrangelo (CEO Ergoproject – Gruppo Digital360), Emiliano Pecis (Dirigente InfoCert. Head of Factory – Business Line), Alessandra Santacroce, (Executive Director Government & Regulatory Affairs IBM Italy President of IBM Italy Foundation) e Giovanni Iozzia (Direttore EconomyUP)
M.M.