Dal 2023 arriva un’importante novità per il pagamento della tassa sul possesso di apparecchi audiovisivi: il canone di abbonamento alla televisione sarà scorporato dalla bolletta elettrica.
La riforma è stata chiesta dall’Unione Europea nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), e prevede che entro il secondo semestre dell’anno l’Italia realizzi almeno 55 risultati per ricevere la terza tranche di finanziamenti da 19 miliardi di euro.
Ciò vuol dire che l’abbonamento radiotelevisivo italiano non sarà più una voce all’interno delle bollette della luce. Una notizia che già da diverso tempo è sulla bocca di tutti e che adempie le linee guida indicate dall’Unione Europea per poter ricevere la terza rata di finanziamenti.
Tra le riforme previste c’è proprio la rimodulazione del sistema di versamento del canone Rai, che dal 1° gennaio 2023, come previsto dal Decreto Energia, dovrà uscire dalla bolletta elettrica. Dato che la riscossione del canone tornerà, fra poco più di due mesi, ad essere gestita in autonomia, c’è curiosità circa le modalità di pagamento.
La riscossione dovrà essere gestita in autonomia dello Stato, ed a riguardo le ipotesi sono tante: qualcuno parla di riscossione tramite Modello 730, altri invece dalle Regioni come avviene in quelle a statuto speciale. Il pericolo però è che aumenti l’evasione.
Da sottolineare, però, che attualmente se nessun componente della famiglia anagrafica tenuta al versamento del canone è titolare di un contratto elettrico residenziale, il canone deve essere versato con il modello F24 entro il 31 gennaio. Anche il pagamento tramite modello F24, dunque, potrebbe essere un’ipotesi percorribile.
Fino al 2016, prima del provvedimento voluto dal governo Renzi per accorpare il canone TV alle spese per oneri di sistema delle bollette elettriche, l’imposta si pagava tramite bollettino: una soluzione ancora oggi utilizzata dai non residenti in Italia che non sono titolari di un conto corrente.
Non dovrebbe cambiare nulla, invece, per ciò che riguarda i casi di esonero. Necessario dunque compilare la dichiarazione sostitutiva ai sensi del D.P.R. n. 455/2000 per comunicare di aver diritto all’esenzione dal pagamento del canone.
L’obiettivo finale è comunque alleggerire le bollette dell’energia elettrica per renderle più chiare per gli utenti, soprattutto alla luce del caro energia con cui stanno facendo i conti le famiglie.
Recentemente, attraverso un comunicato ufficiale, il Codacons ha parlato di abolizione totale del Canone Rai. Secondo la famosa associazione in difesa dei consumatori, anche “Mamma Rai”, in un mercato di libera concorrenza, potrebbe autofinanziarsi con la pubblicità, come fanno tutte le altre emittenti televisive nazionali e regionali.