Tutte le banche italiane si sono adeguate negli anni ai cambiamenti digitali e oggi offrono i loro servizi tramite Internet. Sicuramente la pandemia ha incentivato lo sviluppo dell’uso di canali bancari digitali da parte dei cittadini, ma nel 2022 si è registrata un’impennata di nuovi clienti online. L’ Osservatorio Fintech & Insurtech della School of Management del Politecnico di Milano ha portato avanti una ricerca quantitativamente interessante, rilevando che nel primo semestre del 2022 in media è avvenuto un aumento del 54% di clienti che usano i canali digitali per compiere transazioni digitali, anch’esse di conseguenza in salita del 17%.
Dai dati raccolti si è poi dedotto che il 63% dei clienti attivi ha utilizzato canali digitali, ossia home banking o mobile banking (il 55% considerando solo il mobile) e il 77% dei clienti del sistema bancario italiano ha accesso al servizio di aggregazione conti nella piattaforma del proprio istituto.
Filippo Renga, Direttore dell’Osservatorio, ha dichiarato che rispetto ai due anni pandemici la crescita nell’utilizzo dei servizi bancari digitali è rallentata e questa è una rilevazione del tutto positiva perché è prova che siamo in una fase quasi di maturazione, “di completa adozione”. Ciò che sta crescendo nell’ultimo periodo è la sottoscrizione online di un conto.
Inoltre, è stata introdotta la possibilità di aggregare diversi conti correnti -anche di istituti finanziari diversi- nell’app della propria banca. Per ora solo il 53% delle banche italiane offre questo servizio per cui il 77% dei clienti italiani ne ha accesso. Esso è ancor più vantaggioso per gli istituti di credito perché gli permette di attirare clienti. Sempre nei primi sei mesi dell’anno, le banche hanno registrato un aumento del 71% dei clienti che hanno sottoscritto online un nuovo conto corrente. Chi invece non lo offre ha avuto un calo del 2%.
Anche Workday, società che si occupa di applicazioni cloud aziendali per la finanza e le risorse umane, ha effettuato una ricerca “The Cfo-Cio partnership” attraverso interviste a 1.060 manager senior della finanza e dell’Information Technology per esaminare lo stato della trasformazione della finanza digitale nel mondo e in Italia. Come emerge dalla ricerca la chiave per il successo è l’allineamento fra Cfo (responsabile finanziario) e Cio (responsabile informazione), i quali devono concentrare i propri sforzi come dipendenti lavorativi e partner. Ma in Italia una minaccia alla trasformazione digitale deriva dal fatto che i Cio vengono ascoltati maggiormente e il 53% dei responsabili finanziari continua a prendere decisioni istintive in ambito finanziario, dato che dispongono di dati che però non sono nel formato giusto. Questa percentuale è di un punto al di sopra della media dell’ area EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa) al 52%: la Francia guida questa classifica con il 67%, la Spagna ha il 55% e la Germania il 54%, mentre Regno Unito, Irlanda e i Paesi Nordici chiudono la classifica con il 42%.
Se da una parte si osserva l’aumento di clienti e transizioni online, dall’altra va di pari passo una crescita del numero medio di app offerte dalle banche, dovuta in particolare alla presenza di app dedicate ad ambiti specifici (es. pagamenti, gestione carte) che si affiancano alle app “principali”. Nello specifico, da uno studio dell’Osservatorio Digital Banking di ABI Lab, emerge che il 63% delle banche ha mantenuto la propria offerta di app inalterata, il 26% l’ha incrementata e l’11% l’ha ridotta. Si evidenzia poi una forte crescita negli strumenti per il Personal Financial Management basati su logiche multi banca. Il 21% delle realtà prevede l’introduzione del servizio di Account Aggregation per il cliente Retail (AISP Retail) su Mobile Banking entro il 2022. Inoltre, alcune realtà hanno iniziato a lavorare anche su tematiche connesse al BFM (Business Financial Management), che fino al 2021 era solo un progetto futuro.
Inoltre, per il momento l’ Internet Banking risulta essere il canale a cui le banche fanno maggiormente ricorso, ma vi sono aspettative di crescita per il Mobile Banking. Le iniziative di cross e up-selling continuano a ricoprire un peso rilevante tra le aree su cui le banche intendono lavorare ulteriormente per lo sviluppo di servizi di Digital Banking. D’altro canto però si riconosce la priorità sugli ambiti che riguardano il journey complessivo del cliente dall’ingaggio fino alla vendita: Digital Onboarding, Sottoscrizione documenti, Identità Digitale arrivando fino alla Consulenza finanziaria a distanza e al Digital Lending. Per facilitare l’implementazione concreta di tali iniziative, oltre la metà delle banche rispondenti ha già provveduto ad attivare partnership con le Fintech mentre un ulteriore 20% ha intenzione di attivarle nel prossimo futuro, in particolare per beneficiare di una maggiore velocità di sviluppo e di conseguenza un time-to-market più efficace.