L’email marketing viene considerata la strategia leader del settore, quella che raggiunge più obiettivi e guadagni (36$ per ogni dollaro speso secondo Litmus). Ovviamente però, se i messaggi non raggiungono il destinatario, non importa quanto siano accattivanti, non potranno mai raggiungere gli obiettivi prefissati. Sembra una procedura semplice e scontata, in realtà non è proprio così. Ci sono infatti delle sfide che i brand devono affrontare per fare in modo che il loro messaggio arrivi al destinatario senza essere compromesso.
Queste “sfide” sono raccolte sotto il termine “Deliverability “, con cui si intende non solo la capacità di un’e-mail di arrivare nella casella di posta elettronica del destinatario, ma anche la garanzia che il messaggio venga recapitato nelle migliori condizioni, superando tutti gli ostacoli che possono impedirne la consegna.
Quali sono quindi i fattori di successo del deliverability?
Innanzitutto è necessario scegliere un ESP (E-mail Service Provider) che garantisca una infrastruttura di invio totalmente allineata alle best practice mondiali. Questo però può non bastare, poiché ci sono altri quattro fattori che influenzano la deliverability: la gestione dei destinatari; il contenuto, ossia cosa vedono i destinatari, inclusi copy e design, alcuni aspetti tecnici come le politiche di consegna dell’ESP, l’autenticazione e la reputazione, e da ultimo, la fiducia: ad ogni invio vengono condivise le informazioni sul buono o cattivo esito del viaggio dell’email, quindi ogni invio ha un impatto significativo sulla fiducia reciproca tra gli attori che fanno parte dell’ecosistema di invio (marketer, iscritti alla newsletter, mailbox provider ed email service provider).
Un esperto del settore, Alberto Miscia, Deliverability & Compliance Industry Relations Manager, ha dichiarato: “È estremamente importante che tutti gli attori coinvolti seguano delle best practice e adottino le configurazioni adeguate: da ciò dipendono la reputazione e la sicurezza dell’ecosistema ‘’.
(G.S)