Zoom ha avuto il suo momento di maggior successo durante la pandemia. Questo ha permesso all’app di crescere in maniera spropositata senza però dare il tempo di capire se questa crescita potesse essere sostenibile.
A seguito di un boom di assunzioni la piattaforma, nonostante goda ancora di molta popolarità, si è ritrovata con un surplus di dipendenti insostenibile.
‘’Abbiamo commesso degli errori’’- ha dichiarato Eric Yuan, CEO dell’azienda. Lavorando senza sosta per stare al passo con la crescita della piattaforma, Yuan non ha dato importanza ai possibili effetti negativi che si sarebbero potuti avere. Adesso però tocca fare i conti con l’incertezza del mondo post-pandemia.
I licenziamenti non saranno gli unici tagli. Yuan ha già comunicato che diminuirà il suo compenso del 98% e che i bonus aziendali saranno sospesi per il 2023. Gli altri top manager riceveranno un taglio dello stipendio del 20%.
In poche parole, Zoom è stata una di quelle applicazioni ad aver ‘’beneficiato’’ della pandemia, grazie ai servizi offerti diventati indispensabili: riunioni, lezioni, videochiamate. Questi servizi, seppur ancora importanti, non hanno la stessa fama di due anni fa. Questo potrebbe portare la piattaforma ad una importante recessione nel giro di poco. Da qui è derivata la scelta di seguire le orme di tantissime altre aziende cresciute durante la pandemia e dare un taglio ai dipendenti.
(G.S)