La Procura dell’Unione europea (Ue) ha ottenuto l’approvazione del Garante Privacy per la creazione di un database nazionale contenente i verbali e le registrazioni delle intercettazioni ordinate dall’European Public Prosecutor’s Office (EPPO), conosciuto come l’Ufficio del Pubblico Ministero Europeo. Tale archivio sarà gestito tramite postazioni localizzate in alcune Procure nazionali. Tuttavia, l’approvazione è stata condizionata alla richiesta di implementare ulteriori misure di sicurezza dei dati.
L’EPPO, un’istituzione indipendente dell’Unione europea operativa dal 1° giugno 2021 e con sede in Lussemburgo, è incaricato di indagare e perseguire reati che minacciano gli interessi finanziari dell’Ue.
Il decreto proposto dal Ministero della Giustizia regolamenta i dettagli relativi alla conservazione e all’accesso ai dati contenuti nell’archivio nazionale delle intercettazioni. Tale accesso sarà consentito a vari soggetti, inclusi giudici, pubblici ministeri, difensori e altri individui autorizzati. L’archivio sarà sotto la supervisione esclusiva del Procuratore europeo o, nei casi previsti, del Procuratore europeo delegato, e conterrà non solo i verbali e le registrazioni delle intercettazioni ordinate dall’EPPO, ma anche altri documenti pertinenti a tali attività investigative.
Il Garante Privacy ha emesso un parere favorevole sul decreto proposto, ma ha sottolineato la necessità di adottare misure aggiuntive per garantire la sicurezza dei dati. In particolare, ha raccomandato l’utilizzo di tecniche crittografiche e di procedure di autenticazione informatica a più fattori al fine di proteggere i dati sensibili. Ha inoltre richiesto che siano previste misure per garantire la continuità operativa del sistema e il ripristino dei dati in caso di emergenza, nonché per monitorare e segnalare eventuali comportamenti anomali tramite specifici alert. Queste misure di sicurezza dovrebbero essere integrate nel sistema e sottoposte a regolari audit per garantire la conformità e la robustezza del sistema nel tempo.
LG