Il mercato digitale del turismo in Italia nel 2019 è cresciuto del 9%, raggiungendo il valore complessivo di 15,5 miliardi di euro di acquisti dei viaggiatori italiani. Secondo un’indagine dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of Management del Politecnico di Milano, il ruolo di internet per chi si programma le vacanze è sempre più fondamentale. Il 97% degli intervistati afferma di aver fatto ricerche on line per scegliere la destinazione, mentre l’85% ha utilizzato il canale digitale per prenotare il proprio alloggio. L’88% degli intervistati ha fatto on line la ricerca per i voli aerei, l’86% per il noleggio auto e l’83% per le prenotazioni ferroviarie. Il 57% del campione ha usato internet anche per prenotare visite ai musei, tour in città o ristoranti. Per questo tipo di servizi, il metodo di pagamento preferito rimane ancora il contante, utilizzato nel 51% delle transazioni, mentre per i viaggi e gli alloggi esso rappresenta ormai soltanto il 27%.
La sharing economy nell’accomodation rappresenta oggi un terzo del giro d’affari digital. I segmenti dell’offerta turistica, in particolare quello degli alberghi e quello degli affitti brevi, devono integrarsi in funzione delle diverse esigenze del vacanziere. <Il digitale consente ai turisti di confezionarsi l’itinerario di viaggio e il soggiorno in modo assolutamente libero –ha dichiarato Francesco Zorgno, Presidente CleanBnB, in occasione della quarantesima edizione della Borsa internazionale del turismo (Bit) di Milano-. Questo sta generando grandi flussi di viaggiatori decisamente inediti, ma non meno esigenti. Le compagnie, dal canto loro, riescono, grazie al digitale, a creare formule low cost sempre più accessibili agli utenti. Si tratta di un meccanismo virtuoso, che conferma il carattere complementare e non concorrenziale del mondo degli affitti brevi rispetto a quello alberghiero>.